Teramo, Maurizio Verna (Pd) esce dalla maggioranza provinciale (INTERVISTA)

Lo aveva anticipato e oggi è arrivata la decisione: Maurizio Verna, consigliere provinciale del Pd, esce dalla maggioranza a causa dell’inerzia del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, reo di non aver ancora attuato quanto richiestogli dal partito, ovvero rimuovere Mario Nugnes dall’incarico di vice presidente.

Nella lunga lotta tra Pd e Abruzzo Civico, dunque, iniziata con l’accordo personale che il presidente aveva fatto insieme alla lista civica, riservandogli la seconda carica della Provincia in cambio di accordi anche sul resto del territorio che, di fatto non sono arrivati, Verna, che aveva sollevato il caso, mette un punto fermo.

Uscita dalla maggioranza, dunque, ma non dal partito da cui, al contrario, ha sempre avuto il massimo appoggio e ha anche chiesto di poter utilizzare nome e simbolo per creare il gruppo consiliare del Pd. A non scendere giù, dunque, è stato il mancato chiarimento relativo ad una possibile coalizione tra Partito Democratico e Abruzzo civico che a Roseto, Tortoreto e Martinsicuro ha deciso di intraprendere una strada di opposizione al Pd.

Per Verna, che ha parlato anche di “provocazioni politiche” nei suoi confronti con l’esclusione da incontri fatti sul territorio, la strana interruzione dei lavori relativi alla frana Merletti oppure le dichiarazioni del tutto personali fatte dallo stesso Di Sabatino sui 10 milioni del Masterplan che, invece, secondo il consigliere comunale e provinciale devono restare a Teramo, è necessario che il presidente ammetta l’errore commesso per poter uscire da questo vicolo cieco.

“Una scelta, quella di uscire dalla maggioranza”, ha detto Verna, “che faccio oggi, alla vigilia del Consiglio comunale teramano che potrebbe decretare la fine dell’amministrazione Brucchi e, dunque, anche la fine anche del mio mandato, perché voglio che sia chiara la mia posizione politica. E’ il tempo della responsabilità. Ognuno si assuma la propria”.

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