Il Ponte è stato chiuso in seguito ad un accentuato fenomeno di scalzamento della struttura di fondazione per effetto dell’azione erosiva delle acque del fiume Aventino, fenomeno che ha determinato la messa a nudo della briglia di protezione costituita da una paratia di pali. Nel corso di un recente sopralluogo effettuato dai Tecnici della Provincia si è accertata la repentina progressione dell’erosione dell’alveo fluviale, anche a causa delle eccezionali precipitazioni nevose dello scorso mese di febbraio. I lavori sono già in corso: in questa fase si sta operando nell’alveo del fiume per deviare il corso dell’acqua per allontanarlo del pilone che è stato eroso.
“Siamo dovuti intervenire, e per questo abbiamo fatto ricorso alla procedura di somma urgenza, per garantire la stabilità della struttura ed evitare che progredisca il fenomeno erosivo che sta interessando la seconda e terza campata del ponte – dice il vicepresidente della Provincia nonché assessore alla Viabilità Antonio Tavani – comprendendo i disagi degli automobilisti e dei pendolari, si cercherà di riaprire il Ponte in tempi ragionevoli ma solo quando saranno state ripristinate condizioni di assoluta sicurezza”.
“Anche in questa circostanza rivolgo un plauso al Settore Viabilità e all’assessore Tavani per aver gestito con efficienza e tempestività due emergenze, quella attuale e la frana che oltre un mese fa aveva portato alla chiusura della strada Castiglione Messer Marino – Crocetta Colledimezzo – dice il presidente Enrico Di Giuseppantonio – eesta tuttavia aperto il problema della grande difficoltà da parte della Provincia ad ottenere fondi e che finora fra mille difficoltà si è assunta l’onere per le emergenze. Rivolgo pertanto un nuovo appello alla Regione: il nostro territorio sta franando, e con esso le strade, e senza un consistente intervento finanziario rischiamo di non poter gestire più una rete stradale che conta oltre 1800 chilometri”.