E’ diventato un caso il “no” espresso dall’amministrazione comunale di Roseto nei confronti di un progetto per l’allevamento di cozze al largo della costa rosetana.
La richiesta era stata avanzata da un imprenditore locale che opera nel settore della pesca e quindi dei prodotti ittici. Il parere negativo ha sollevato perplessità e polemiche anche tra le forze di opposizione. In modo particolare Casa Civica si schiera accanto all’imprenditore che aveva avanzato il progetto e critica aspramente la scelta dell’amministrazione.
“Aver dato un parere negativo all’impianto di acquacoltura per la produzione di cozze a largo della costa di Roseto”, dice il consigliere comunale Angelo Marcone, “e averlo fatto di fretta, senza dare al Consiglio la possibilità di valutare con calma il progetto è un grave danno alla marineria e all’economia locale della nostra città. Quella del mare è un’economia in forte difficoltà a causa di vari fattori, tra i quali i restringimenti degli spazi di pesca e l’inquinamento, e voler togliere questa possibilità di sussistenza alla marineria locale sarebbe una ulteriore batosta per il settore. Si tratta di famiglie e imprese che fanno fatica ad andare avanti e l’impianto può rappresentare una speranza e una risorsa per loro e per la città vista anche la possibilità di nuovi posti di lavoro. Per questo siamo stati l’unico gruppo ad opporci ieri in consiglio alla decisione dell’amministrazione che con una risoluzione urgente ha espresso parere negativo verso l’impianto di acquacoltura senza nemmeno dare modo al consiglio di approfondire la vicenda, sbagliando metodo e contenuto”.
Le motivazioni dell’amministrazione per lo stop all’impianto secondo Marcone sarebbero del tutto superficiali. Perché dai dati in possesso di Casa Civica l’impianto è perfettamente ecocompatibile e ce ne sono di simili anche a largo di altre località turistiche della costa adriatica che hanno la bandiera blu.
“Le vere motivazioni di questo ‘no’ forse sono altre e di altra natura”, spiega il consigliere comunale, “peccato che si sia persa occasione per aiutare e sostenere l’economia locale senza un vero confronto in consiglio, con la marineria locale ed eventualmente con qualche tecnico esperto nel settore”.
Sul resto degli argomenti dibattuti ieri in consiglio Marcone rimarca inoltre l’enorme ritardo delle azioni dell’amministrazione per il turismo e l’avvio della stagione estiva.
“Siamo quasi a giugno e non c’è ancora un calendario degli eventi estivi”, conclude Marcone, “in altre città balneari gli eventi estivi vengono presentati a febbraio e a marzo per farne una leva di richiamo turistico e di marketing, qui invece aspettiamo che la stagione sia iniziata. Stesso ragionamento vale per il ritardo con il quale il Comune ha bandito la gara per la gestione del lido “La Lucciola”, chi se lo aggiudicherà dovrà avviare da zero l’attività a stagione iniziata. Infine riscontriamo con grande rammarico che siamo ancora al palo per quanto riguarda l’istituzione dei consigli di quartiere che erano stati annunciati per questo consiglio ma, purtroppo, non ne abbiamo visto nemmeno l’ombra”.