Francesco Mastromauro, sindaco di Giulianova, in un’affollata conferenza stampa ha affrontato l’inchiesta che ha portato all’arresto del dirigente Maria Angela Mastropietro, che è stata rimossa dall’incarico (avviata la procedura per sostituirla), del presidente della Giulianova Patrimonio Filippo Di Giambattista (tramite il suo legale ha rassegnato le dimissioni e a breve il Comune nominerà il sostituto tramite un bando), dell’ex assessore Nello Di Giacinto e di altre 5 persone, tra cui un dirigente Asl e imprenditori.
Corruzione è l’accusa più grave. Mastromauro si è detto deluso, irato e spera che la giustizia faccia il suo corso.
“Perché nel momento in cui tutte le responsabilità saranno accertate”, ha puntualizzato il primo cittadino giuliese, “bisognerà dar conto anche del danno di immagine causato a questa città. L’amministrazione comunale, l’intera città sono parte lesa. Sono stato accusato di aver messo io la Mastropietro a dirigere il settore lavori pubblici. Dichiarazioni fatte anche da una certa opposizione in Consiglio Comunale che farebbe bene, prima di parlare, a studiare le carte. La Mastropietro è risultata vincente di un bando. Ed è stata un’apposita commissione a nominarla dirigente al termine del bando che aveva visto due professionisti partecipare”.
Intanto il sindaco ha annunciato che si procederà anche al riesame di tutti gli atti firmati dalla Mastropietro per accertare eventuali irregolarità. Su Filippo Di Giambattista, il primo cittadino ha precisato che l’ormai ex presidente della Giulianova Patrimonio è coinvolto nell’inchiesta in qualità di architetto per un intervento privato, la realizzazione della villa dell’ex assessore Nello Di Giacinto. Ha ammesso che la nomina del presidente della partecipata ha si è basata sulle competenze e sulle capacità.
“Ho ricevuto le dimissioni di Di Giambattista”, ha concluso il sindaco, “e abbiamo già proceduto con l’iter per la nomina di un nuovo responsabile. Anche perché la Giulianova Patrimonio si occupa di questioni importanti, come la gestione del mercato ittico, lo spazzamento della città e presto anche dei parcheggi a pagamento. Quindi non potevamo lasciare la società nel limbo”.
C’è anche l’aspetto politico che va affrontato. Le opposizioni premono affinché Mastromauro vada a casa e in questi giorni è circolata voce anche di una sfiducia nei suoi confronti anche da parte di una frangia del Pd che vorrebbe ritirare il proprio assessore, Fabio Ruffini. Ma proprio il sindaco è convinto che la sua posizione, alla luce dello tsunami che ha portato ad una serie di arresti e indagati, ne esce rafforzata perché assolutamente estraneo ai fatti, come il resto della sua amministrazione. E a dirlo è stato il Procuratore Guerriero.