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Francavilla, cambi d’uso: l’intervista al sindaco Antonio Luciani

Francavilla al Mare. Una questione che è molto discussa da tempo a Francavilla è quella dei cambi di destinazione d’uso, a questo proposito oubblichiamo un’intervista al sindado Antonio Luciani.

 A Francavilla ci sono decine di strutture turistiche abbandonate da anni, alcune sono dei veri e propri cantieri aperti. Cosa può fare l’Amministrazione?

 “Non ho alcun timore nell’affermare che se fosse possibile abbatterei immediatamente tutte le strutture che deturpano la nostra città. La prima sarebbe sicuramente quella a confine con Pescara che i cittadini conoscono ormai con il nome di “ecomostro”. Sarebbe cosa giusta e opportuna.
Purtroppo la legge non mi conferisce questa possibilità. Non è possibile intervenire in questo modo sulla proprietà privata. Qualcuno mi chiede anche di intervenire sul decoro obbligando i proprietari su questo aspetto ma anche in questo caso sono pochi se non inesistenti gli strumenti in mio possesso. La realtà è che l’unico modo per liberarci di questo problema è quello di far terminare i lavori, rendendo questi immobili vivi e integrandoli con il resto della città. Un’amministrazione come la nostra è abituata a confrontarsi solo con la realtà”.

 La vostra amministrazione aveva già previsto la possibilità che queste strutture fossero convertite in residenze con la nota delibera sui “cambi di destinazione d’uso”. Cosa non ha funzionato?

 “Con la delibera sui cambi di destinazione d’uso abbiamo introdotto l’obbligo di pagamento di un importo per ogni metro quadro trasformato da albergo in residenziale. Alcuni provvedimenti dello Stato o della Regione consentono di cambiare la destinazione d’uso degli immobili in modo gratuito ma qui a Francavilla abbiamo ritenuto giusto imporre un versamento per poter ottenere il cambio da albergo a residenza.
Dopo circa 5 anni si deve fare un consuntivo e non posso fare a meno di notare che in realtà quelle strutture sono ancora lì, ferme e nel degrado. Inoltre il settore dell’edilizia è in forte crisi e questo è innegabile. Meno male che all’epoca di quelle delibere mi accusarono di aiutare i costruttori!”.

 Quindi, avete deciso un ulteriore intervento sul tema?

 “Abbiamo pensato di dare una scossa, di permettere alle strutture in degrado e solo a quelle di ottenere un forte sconto ma a una precisa condizione. In sostanza permetteremo a queste strutture di pagare solo il 50% dell’importo previsto per il cambio di destinazione d’uso ma a condizione che paghino tutto e subito, nel giro di pochi mesi. Nelle nostre intenzioni questo provvedimento li porterà ad aderire e come conseguenza ci saranno la ripresa e l’ultimazione dei cantieri nonché la ristrutturazione delle strutture degradate”.

 Se non dovessero aderire cosa accadrà?

 “Passato il termine tornerà tutto come prima e non è escluso che il Consiglio Comunale possa decidere addirittura di aumentare le somme dovute per i cambi aumentando la percentuale del plusvalore”.

 Che ricadute si aspetta?

 “Oltre a quello principale, ossia alla eliminazione del degrado, altro effetto positivo collaterale sarà l’incasso di importi che verranno utilizzati per due scopi: l’avvio di una rivisitazione del PRG e ulteriori interventi di manutenzione straordinaria di marciapiedi, raccolta acque piovane, fogne e strade”.

 La minoranza si oppone a questa delibera sostenendo varie tesi. Lei come risponde?

 “Una parte della minoranza parla di standard, di carichi urbanistici e di argomenti che non sono affatto attinenti a questa delibera. Vorrei ricordare che quelle strutture sono già lì da molti anni, alcune in precedenza erano già occupate, il problema l’abbiamo trovato e non creato.
Noi siamo orgogliosi di essere l’Amministrazione che non ha consentito la copertura di un solo centimetro quadrato di verde sin dal 2011. Nell’edilizia si è lavorato solo ed esclusivamente con il recupero dei volumi esistenti, il resto sono illazioni e falsità. Ciò che è successo in passato a Francavilla al Mare è sotto gli occhi di tutti”.

 Quindi non teme che il provvedimento possa essere impopolare?

 “Noi abbiamo un solo obiettivo. Non facciamo le cose perché piacciono ai cittadini, per convenienza, per popolarità o per non avere nessun disagio. Noi tentiamo sempre di fare la cosa che riteniamo giusta. Nella vita si sbaglia, questo è certo, ma nessuno potrà mai mettere in dubbio la nostra assoluta buona fede. Francavilla ha bisogno di decisioni forti, non ci faremo mai trascinare nella palude dei rinvii, delle mancate decisioni, delle illazioni della minoranza e dei dubbi creati ad arte, del “non è di nostra competenza”. Francavilla è di nostra competenza e la lasceremo più ricca e più bella di come l’abbiamo trovata e i cittadini ci hanno dato fiducia per questo”.