Tortoreto. Giro di vite sui manifesti elettorali “non in regola”. Mentre la campagna elettorale per le amministrative dell’11 giugno entra nel vivo, tornano a galla vecchie questioni legate alla corretta propaganda elettorale.
Nei giorni scorsi, su specifici inviti avanzati dal Movimento 5 Stelle (che anche pubblicamente ha invitato tutti al rispetto alla normativa, per poi segnalare il tutto alla polizia municipale e al commissario straordinario), le liste che avevano messo tappezzato le vetrine delle rispettive sedi elettorali di faccioni e santini hanno rimosso i vari manifesti. O meglio, alcuni degli stessi sono state allontanate dalla vetrina, posti a debita distanza non modo da rientrare nella norma e dunque evitare sanzioni.
Nelle ultime ore, però, è scoppiato un nuovo caso. Una delle liste in corsa (Progetto Tortoreto) ha realizzato dei piccoli volantini per pubblicizzare i proprio appuntamenti elettorali nelle varie zone del territorio. E’ stata pagata regolarmente la tassa di affissione e i manifestini sono stati posizionati in alcuni locali commerciali.
Il Comune, però da un lato, in maniera implicita, ha autorizzato la cosa incassando la tassa di affissione, dall’altro non sembra aver ritenuto la cosa legittima, visto che la polizia locale ha fatto rimuovere alcuni dei manifestini. Un caso ancora aperto e da chiarire. “ Se i manifestini non erano autorizzabili”, sottolinea il candidato sindaco Nico Carusi, “ chiederemo il rimborso della tassa pagata”.