San Giovanni Teatino. “A dire che la situazione del Comune di San Giovanni Teatino è molto preoccupante sono i documenti che riportano impietosamente i numeri di un disastro”.
Così in una nota il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di San Giovanni Teatino, Mario Cutrupi, che aggiunge: “E mentre il sindaco Luciano Marinucci risponde “fichi per fischi” a domande chiare e precise, il Comune si avvicina sempre di più al baratro finanziario. A trascinarlo non solo i debiti delle partecipate, che ormai hanno superato abbondantemente il milione di euro, ma quella che sembra ormai la specialità di questa amministrazione, i macroscopici sbagli di valutazione. Quello che non ci riusciamo a spiegare è come, con tutti i controlli che la legge ed i regolamenti impongono in tema di bilanci sulle partecipate, nessuno si sia accorto di cosa stava succedendo. Le partecipate sono tenute a riportare trimestralmente, all’Amministrazione comunale, il loro stato economico e gestionale. Come è possibile che nessuno lo abbia letto? E se tali dati non dovessero essere stati disponibili negli anni, come è possibile che nessuno li abbia pretesi? Intanto il Sindaco non risponde più alle richieste dei documenti, sembra quasi più preoccupato a nascondere la realtà che a risolverla. Le sue spiegazioni fanno acqua da tutte le parti. Basti pensare che alla domanda sul perché hanno interrotto le forniture elettriche al locale asilo nido la sua risposta è stata : si, ma non lo hanno fatto di notte, quindi nessuno è rimasto al buio. Ma che credibilità può più avere una persona che risponde così? Ma davvero può pensare pensi che i suoi concittadini non si indignino?”.
“Il movimento 5 Stelle – conclude Cutrupi – proseguendo sulla sua strada di trasparenza e rispetto delle regole, vuole arrivare fino in fondo alla questione. Questa volta le responsabilità dovranno essere chiare e identificabili. Non ci stiamo a vedere scaricare la responsabilità sull’ultimo arrivato. Continueremo a pretendere l’accesso ai documenti e chiediamo al Sindaco di organizzare un incontro pubblico. Oggi abbiamo inviato al Prefetto di Chieti, all’ispettorato della funzione pubblica, all’Agenzia Nazionale Anticorruzione la richiesta di rimozione del Sindaco per reiterato non rispetto della legge. Siamo preoccupati di quello che sta succedendo. Il profilarsi di un commissariamento del Comune renderebbe vane tutte le nostre azioni di valorizzazioni dei beni pubblici. Il ruolo del commissario , nel dover rimettere in sesto i conti , parte proprio dalla cessione di tutti i servizi ai privati. Il rischio è il riapparire di taluni interessi che pensavamo aver allontanato definitivamente dalla scena”.