“Una candidatura, al di fuori dei partiti – dice Di Giuseppantonio – che sa di cultura, di notorietà e di apprezzamento, per un personaggio che è anche un assiduo frequentatore di un piccolo centro della Provincia di Chieti, Rosello, a cui lo scrittore è molto legato anche dall’unione con la moglie, originaria della cittadina situata nell’entroterra chetino”.
Apprezzato e quasi venerato dai giovani che si innamorano della sua penna fin dai tempi dei banchi del liceo, nel 2004 Moccia, con il suo primo libro “Tre metri sopra il cielo”, spopola con un’enorme diffusione che gli regala un successo immediato e percettibile proprio tra quella generazione tanto difficile e tanto lontana dalla lettura. I giovani infatti, si riconoscono nelle pagine di Moccia grazie al suo modo inusuale e ad un linguaggio a volte dissacratorio ma senz’altro sincero che parla al cuore di quei ragazzi tanto distratti ed immersi nella loro dimensione. Allo stesso Moccia è riconducibile anche un record di incassi per le rispettive riduzioni cinematografiche dei suoi libri. Nel febbraio 2011 esce nelle librerie con “L’uomo che non voleva amare”
edito dalla Rizzoli.
“In un momento di difficile crisi economica e sociale – sostiene Monaco – una figura di spicco nel mondo della cultura sarà senz’altro un significativo contributo alla crescita di un piccolo comune ed anche dell’intera provincia”.