Chieti. “Le grida disperate dell’imprenditore edile di Orsogna, che aspetta da due anni di veder pagati dalla Provincia di Chieti, i lavori fatti a Vasto, per una casa
di ospitalità per i diversamente abili, sono simili a tante altre imprese. Talune di queste rinunciano persino a sottoscrivere contratti per nuovi lavori perche creditori pregressi, per altri svolti e conclusi nel passato. Questa situazione riguarda anche numerosi tecnici professionisti che hanno inviato le loro fatture ancora da quietanzare, diversi enti pubblici ed associazioni che attendono contributi promessi, dovuti e non revocati”.
Così afferma il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, in merito alla denuncia della C.N.A. di Chieti sulle difficoltà che percorrono molte imprese sulla mancanza di liquidità queste attraversano anche a fronte di mancati e tempestivi pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
“La rigidità ed i rigori del patto di stabilità, sempre più stringenti per gli Enti locali, sono le maggiori concause che interessano anche la Provincia di Chieti – prosegue D’Amico – qui c’entrano anche la lentezza e la improvvisazione che hanno avuto l’apparato amministrativo e burocratico interno, che si è mosso su input imprecisi e contraddittori nel tempo. Adesso, ai fini di una accelerazione delle procedure, per onorare gli impegni in capo all’amministrazione, sarebbe bene procedere anche con pagamenti rateali, ma certi per le imprese, così da ridare loro certezza, liquidità e fiducia nella pubblica amministrazione. Nel frattempo auspicabile sarebbe una
modifica della legislazione vigente in materia di finanza locale, che dovrebbe svincolare dai rigori del patto di stabilità, tutte le somme per investimenti legate a mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, nonché quelle derivanti da trasferimenti e vincolate a specifici interventi. Se il governo Monti, adottasse una soluzione di questo tipo, darebbe una concreta mano alla soluzione di problemi infrastrutturali presenti nel territorio, ossigeno all’economia e certezze a lavoratori ed impres. Il presidente Di Giuseppantonio, dall’altro della sua responsabilità in ambito dell’ufficio di presidenza dell’U.P.I., potrebbe farsi latore di questa proposta”.