“Ho sentito la necessità, dopo quanto accaduto, di riflettere con i miei collaboratori, con le persone a me più care, quelle che mi hanno accompagnato e spronato verso la sfida delle primarie” ha proseguito D’Eramo. “Insieme siamo andati avanti e abbiamo scelto la via della responsabilità nei confronti della città, e della coerenza nei confronti della scelta iniziale di confrontarci alle primarie. Ritengo, infatti, di non dover e poter essere il decimo candidato sindaco dell’Aquila, in un momento in cui c’è bisogno di stringersi intorno a progetti seri, credibili e realizzabili, di superare, seppur legittime, aspirazioni personali, di mantenere il punto sull’unico bene che merita dedizione: L’Aquila. Frammentare il voto, disorientare gli Aquilani, per me non ha senso e non è corretto. Voglio indicare chiaramente la mia strada e voglio percorrerla in squadra. E non si può definire squadra, evidentemente, quell’ammasso incolore di burattini e burattinai che ha tradito le aspettative intorno al reale confronto democratico che sarebbe disceso dalle primarie. La nostra forza, quella della nostra gente e del progetto Prospettiva 2022, non può essere tradita, ma deve vivere e crescere e lo farà in seno a una coalizione in cui c’è spazio, metodo e concretezza di azione. Prospettiva 2022, la mia visione della città si realizzerà attraverso il sostegno alla candidatura di un uomo che riconosco come leale, degno di stima, capace e di esperienza. Si realizzerà, pure, insieme a persone dalla diversa provenienza, ma che come me intendono strappare L’Aquila all’agonia in cui l’ha trascinata il centrosinistra e alla politica insana praticata da questo Pdl locale. E che, sopra ogni cosa, intendono restituire all’Aquila obiettivi chiari, di respiro e partecipati. Non posso rischiare il naufragio di un progetto sincero e di costruzione andando da solo, né posso legarlo, sostenendo Properzi, a coloro che hanno tentato di strozzarlo sovvertendo un patto di lealtà e di alleanza. Io vado avanti”.
Il commento del segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci. “Dopo lo scivolone di ‘Faccetta nera’, arriva il sostegno di ‘La Destra’ allo schieramento che sostiene Giorgio De Matteis a Sindaco dell’Aquila. Ai Verdi e all’Udc chiediamo dove sia la coerenza di questa alleanza. I Verdi e l’Udc sono due partiti da sempre schierati su valori e programmi alternativi, se non incompatibili, con quell’area politica e ora, in una delle sfide nazionali più rilevanti delle prossime elezioni amministrative, si ritroveranno sottobraccio con la destra radicale. Vorremmo sapere come questi due partiti giustificheranno la svolta ai loro elettorati di riferimento”.