Pescara. Edifici storici a rischio demolizione, nonostante la variante al Piano regolatore che avrebbe dovuto consentirne la tutela e porre i vincoli sulle strutture.
A segnalarlo, il M5S Pescara, che convoca una incontro pubblico in Sala consiliare alle ore 21:15 di domani, lunedì 8 maggio, al fine di discutere le misure d’intervento per fermare la variante scritta dal Pd, che, stando a quanto rileva la stessa Soprintendenza ai Beni architettonici per l’Abruzzo, contiene la possibilità di radere al suolo gli edifici tutelati, lasciandone in piedi la sola facciata fronte strada pubblica.
La Soprintendenza ha evidenziato che “Le modifiche alle NTA apportate per semplificare l’interpretazione e l’applicabilità degli interventi consentiti nella sottozona A2 … non risultino adeguate a preservare quei valori di insieme e di contesto per i quali il gruppo di lavoro ha espresso l’esigenza di una maggiore soglia di attenzione”;
inoltre “appare del tutto indebita la ‘ristrutturazione parziale’ proposta nella variante in oggetto per la sottozona A2 ‘al fine di recuperare un’unità tipologica e architettonica degli edifici e permetterne il miglioramento igienico e sanitario’: tale proposta, che esclude solo modiche dei prospetti principali i cui fronti sono prospicienti a spazi pubblici e a strade pubbliche, demolizione e ricostruzione, modifiche della sagoma, non soddisfa l’istanza di conservazione del contesto urbano e delle peculiarità degli edifici schedati, consentendo di fatto di stravolgere organismi edilizi di valore che potrebbero perdere le loro peculiarità architettoniche, formali e decorative”.
“Pescara è sicuramente una città che deve puntare alla modernizzazione e all’innovazione”, afferma la consigliera del M5S, Erika Alessandrini, “ma questo non deve pregiudicare la bellezza e il valore del pur minimo patrimonio culturale che esiste”.