Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea come “non capiamo il ruolo e la presenza del candidato sindaco del centrosinistra Americo Di Benedetto all’incontro istituzionale dove si discuteva con Hu Kun, l’amministrato delegato per l’Italia di Zte, colosso cinese delle telecomunicazioni, al fine di definire l’insediamento a L’Aquila di un centro di ricerca per la telefonia di quinta generazione (5G). Oggi Di Benedetto è il presidente della Gran Sasso Acqua Spa e non credo che l’acqua possa essere utile alla causa della tecnologia cinese quindi vorremmo capire la veste ed il ruolo con cui il candidato del centrosinistra è stato presente al tavolo della Regione Abruzzo. Pertanto invito, chi oggi riveste ruoli istituzionali, a non invadere e infrangere le regole civili della campagna elettorale. Quindi – chiosa Febbo – stigmatizzo il Partito Democratico a non utilizzare metodi subdoli, imparziali e qualsiasi altro tipo di ingerenza delle istituzioni regionali in questa campagna elettorale.
Capisco le evidenti difficoltà del centrosinistra nel doversi confrontare con un centrodestra compatto e unito, ma invitiamo il candidato del centrosinistra ad essere corretto e a non utilizzare strumenti e tecniche da prima repubblica poiché sia gli aquilani sia la stessa Citta sono stanchi delle promesse di questo esecutivo regionale.
Sarà mia cura, unitamente ai miei colleghi consiglieri regionali di Forza Italia, attenzionare questa campagna elettorale affinché non si verifichi ingiuste ingerenze e scorrettezze nei confronti del nostro e di altri candidati sindaci”.