La denuncia arriva da Corrado Di Sante, segretario provinciale di Prc: “Ci sembra assurdo che le autorità cittadine non abbiano previsto l’esecuzione dei canti della Resistenza italiana”, afferma in una nota, “Prefetto, sindaco e amministrazione comunale dovrebbero evitare in futuro questa gravissima dimenticanza. Si tratta di un’offesa – speriamo involontaria – alla memoria di chi ha dato la vita per conquistare la libertà e la democrazia”.
“L’esecuzione della Canzone del Piave”, prosegue Di Sante, “ricorda altra pagina della storia patria, ma il 25 aprile è la Festa della Liberazione dal nazifascismo non il 4 novembre, festa delle Forze Armate. Sempre più constatiamo che si tende ad appannare il momento fondativo della nostra democrazia che non è stata elargita dal potere economico nè dai vertici militari nè dalla monarchia che furono anzi complici dell’affermazione del fascismo, della cancellazione di ogni libertà e diritto, e delle avventure militari che lasciarono l’Italia in macerie dopo averne macchiato l’onore con i crimini commessi in Libia, Etiopia, Spagna e poi durante la Seconda Guerra Mondiale al fianco del nazismo. Raccomandiamo meno sciatteria nei preparativi e più rispetto della storia.