E’questo il primo commento del gruppo di minoranza del Comune di Fossacesia alle ricadute negative della manovra “Salva Italia” sul settore agricolo.
“In base al decreto, infatti, l’imposta dovrà essere pagata anche sui cosiddetti fabbricati ad uso strumentale come stalle, fienili, serre, cantine ,capannoni, rimesse agricole per trattori, perfino pollai in muratura! Fra pochi giorni, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2012, il Consiglio Comunale di Fossacesia – spiegano i consiglieri di opposizione Danilo Petragnani, Raffaele Di Nardo, Vincenzo Brighella, Mariangela Galante e Amerino Marrocco – dovrà approvare il nuovo regolamento per la disciplina dell’IMU e determinare le relative aliquote previste. L’aliquota consigliata per legge da applicare sui terreni agricoli è dello 0,76% con un margine di manovra dello 0,3% in più o in meno, mentre per i fabbricati rurali è dello 0, 2% con la possibilità di riduzione allo 0,1%. Queste tasse sono inaccettabili poiché metterebbero ulteriormente in crisi le imprese agricole del nostro territorio che già stanno attraversando momenti di difficoltà. Quello dell’agricoltura è invece un settore da sostenere, il più importante storicamente e quantitativamente per la nostra città – sostengono i consiglieri di opposizione – ed è ben noto essere un settore a bassa redditività dove non c’è ricchezza nascosta ed elusione fiscale. Crediamo che sia giusto in un momento come questo che ciascuno dia il suo contributo per fare uscire l’Italia dalla crisi, pertanto l’IMU va pagata anche sulle case, i terreni e i fabbricati destinati all’agriturismo. Ci pare però punitivo fare pagare l’Imu addirittura sulle stalle, i fienili, le rimesse, le cantine. Questo significa colpire al cuore l’attività agricola, peraltro senza tenere conto del valore dell’agricoltura come presidio dell’ambiente e del paesaggio, per la qualità e la tipicità dei prodotti, e come fattore attrattivo del turismo. La legge permette ai Comuni di modulare questa tassa – proseguono i consiglieri di opposizione – per questo proporremo al prossimo Consiglio Comunale di ridurre al minimo l’impatto dell’Imu sugli agricoltori di Fossacesia, con l’applicazione dell’aliquota ridotta allo 0,1% per quanto riguarda i fabbricati ad uso strumentale, nonché l’abbassamento dell’aliquota ordinaria che grava sui terreni agricoli. » Mantenendo invariata l’aliquota sulla prima casa ferma allo 0, 4%, le risorse necessarie invece, potrebbero essere recuperate con l’aumento dell’Imu per le seconde case. La manovra infatti concede ai Comuni la possibilità di incrementare l’aliquota per la seconda casa dallo 0, 76% all’ 1, 06% e l’extra gettito superiore alla quota base andrebbe interamente nelle casse comunali. « Questa è la nostra proposta – concludono i Consiglieri Petragnani, Di Nardo, Brighella, Galante e Marrocco – che porteremo in Consiglio Comunale con un emendamento alla Delibera per la determinazione delle aliquote IMU per l’anno 2012 per chiedere una pressione fiscale più bassa di quella proposta per legge per il settore produttivo e sociale più importante di Fossacesia, ovvero l’agricoltura”.