Pescara, Provincia: la maggioranza si divide sulla donazione di un terreno

dimarco

Pescara. Maggioranza scricchiolante in Consiglio provinciale. Ancora una volta. La seduta odierna di Palazzo dei Marmi ha visto la base del governo Testa indecisa sulla votazione per la cessione di un terreno in favore del Comune di Penne, e subito l’opposizione attacca: “Testa battuto,sono spaccati”.

“Ancora una volta la maggioranza in Provincia di Pescara ha dimostrato di non avere i numeri per governare, di essere a tutt’oggi frammentata e divisa”. Con queste parole Antonio Di Marco, capogruppo PD della Provincia di Pescara, interviene dopo la seduta consiliare di questa mattina, che ha visto il centrodestra che regge il governo di Guerino Testa dividersi sull’approvazione di una delibera. “Durante il consiglio, infatti”, racconta Di Marco, “è stata approvata la delibera con la quale l’ente si impegna a restituire al Comune di Penne un terreno di circa 8mila metri quadrati. Si tratta di un appezzamento donato dal Comune nel 1963 alla Provincia per la realizzazione dell’orfanotrofio provinciale. In questi 45 anni, però, la struttura non è mai stata realizzata, mentre è stata costruita una casa d’accoglienza per minori a Città Sant’Angelo, e adesso quel terreno versa in pessime condizioni d’abbandono e incolto”. Le motivazioni tecniche avevano trovato d’accordo le parti politiche durante i lavori di commissione: il terreno non è mai stato utilizzato per ragioni di pubblico interesse e, quindi, si era deciso di restituire il bene a titolo gratuito al Comune di Penne; “Ma stamattina, nel momento della votazione, il Presidente Testa e l’assessore Cilli hanno cercato di prendere tempo”, prosegue Di Marco, “chiedendo un rinvio della delibera. Il Consiglio non ha accettato e, grazie ai voti di tutta l’opposizione, la delibera è stata approvata con  12 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti”. “A questo punto è evidente che il congresso provinciale del Pdl non ha prodotto la sintonia auspicata”, sottolinea il democratico, “e che all’interno della maggioranza provinciale ci sono ancora correnti di pensiero molto diverse fra loro”.

Secca la risposta del presidente Testa: ““Ognuno ha il diritto di esprimersi in Consiglio provinciale come meglio crede: il voto contrario da parte di alcuni consiglieri su questa delibera non sta affatto a significare la mancata volontà di andare incontro al Comune”. Nessuna spaccatura, quindi, per il capo della Giunta: “Dai banchi del Consiglio è invece emersa la volontà che quel terreno avesse uno scopo sociale ma questa idea non è andata avanti, nel corso dei lavori, e per questo alcuni consiglieri hanno deciso di votare contro la delibera”. Semplice e democratica puntualizzazione sulle motivazioni dei voti contrai: “Mi sembra eccessivo”, commenta Testa, “parlare di maggioranza spaccata, quando invece si tratta di una semplice diversità di opinione”. Ma le opinioni diverse, anche se gomito a gomito, rischiano di diventare un’abitudine pericolosa sui banchi a destra dell’emiciclo di Palazzo dei Marmi.

 

Daniele Galli


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