Pescara. Si scioglie la neve ma non la tensione polemica in città. Maggioranza e opposizione se la battono sul Piano neve, mentre i sindacati insistono contro la Gtm circa catene e gomme da neve per gli autobus, acquistati solo dopo l’emergenza.
Tra il serio e il faceto, il Pd che si schiera all’opposizione nel Consiglio comunale a Pescara non placa la polemica contro l’amministrazione Mascia e la sua gestione dell’emergenza-neve. Le accuse ribadiscono, ormai ad oltranza, quanto la macchina comunale si sia fatta cogliere impreparata da un’emergenza annunciata, accollandole i disagi e i danni economici registrati da cittadini e attività, oltre che quelli della macchia riportata dall’immagine della città. In sostanza son questi i motivi per cui Moreno Di Pietrantonio, capo del gruppo consiliare democratico, ha richiesto oggi la convocazione di un Consiglio comunale straordinario: “L’ intensa nevicata annunciata con largo anticipo è stata affrontata dall’amministrazione comunale di Pescara con un’organizzazione non all’altezza dell’evento”, si legge in una nota, “tale evento ha provocato gravi disagi e danni economici ai cittadini ed alle attività produttive, commerciali e sociali della città di Pescara e ancora oggi vi sono elementi di criticità rappresentati dall’inagibilità dei marciapiedi ancora pieni di neve e ghiaccio, dalle difficoltà nei pressi delle scuole, dalla difficoltà nel parcheggiare e quindi la difficoltà che le attività commerciali continuano ad avere a causa dei cumuli di neve e ghiaccio non rimossi”. “Pescara è risultata all’ultimo posto nella graduatoria pubblicata sugli organi di stampa”, incalza Di Pietrantonio, “rispetto all’efficienza nel fronteggiare l’emergenza neve in Abruzzo, e il sindaco invece di prendersela con tutti coloro i quali hanno criticato e segnalato le inefficienze della macchina organizzativa comunale, sia il gruppo Pd che migliaia di cittadini, avrebbe fatto meglio ad organizzare in modo più adeguato gli interventi per diminuire i disagi dei cittadini arrecati dalla grande nevicata”. Il Consiglio, quindi, viene chiamato a riunirsi per “discutere sul bilancio della gestione dell’emergenza neve a Pescara, le risorse economiche impiegati, le attrezzature e le loro caratteristiche, per individuare le responsabilità della sindaco e della Giunta comunale e le conseguenze di tale responsabilità”.
Al limite dello scherno, invece, le parole rivolte dal vicecapogruppo Del Vecchio, che in una lettera aperta ironizza sulle chiusure di scuole e uffici pubblici ordinati dal sindaco Mascia con manica quantomeno larga: “Nelle ultime due settimane, gli inquieti abitanti della Sua Pescara si sono trastullati oziosamente alla ricerca di qualche cosa da fare e, non trovando di meglio, hanno bighellonato lungo le strade e le piazze cittadine imbiancate dalla salsedine evaporata dal magnifico mare Adriatico riscaldato dal tepore di un caldo sole invernale. Uno straordinario fenomeno che Ella, persona di elevata sensibilità e profondità d’animo, ha voluto far sì che i Suoi amministrati ne cogliessero fino in fondo gli effetti e per questo ha chiuso le scuole per ben 10 giorni e, non pago di tutto ciò, pare abbia preteso ed ottenuto che anche i genitori degli scolari più sfigati, i dipendenti pubblici, potessero beneficiare di altrettanta letizia”. E poi ancora, sempre più ironico: “Peccato che la salsedine prodotta dall’esuberante mare Adriatico abbia invaso troppo gli spazi della vita pescarese creando qualche difficoltà di movimento ai pedoni, alle macchine, ai mezzi pubblici, ai carretti e, in qualche sporadica situazione causato, ai soliti imbambolati, qualche innocente caduta che gli oziosi, ma sempre professionali, quattro gatti del pronto soccorso del nosocomio cittadino hanno prontamente assistito”, sferzando sulle intenzioni di una nota pubblicata dal primo cittadino per richiamare la cittadinanza alla realtà dopo i giorni di neve.
La risposta del Pdl è affidata al vicecapogruppo Armando Foschi, nonché presidente della Commissione Protezione civile, che parla degli avversari di centrosinistra come di un “un gruppo consiliare disinformato che continua a parlare dell’emergenza neve e dello svolgimento delle attività di Protezione civile senza avere la benché minima cognizione di cosa sia stato fatto sul territorio: i mezzi della Protezione civile del Centro Operativo Comunale hanno garantito assistenza, ventiquattro ore su ventiquattro, a tutti i cittadini, anche quelli residenti nella collina a 200 metri di altezza. Continua addirittura a imputare al Comune l’assenza di acqua ai Colli, forse dimenticando che la gestione delle reti idriche è dell’Aca che è presieduta dallo stesso centro-sinistra”. Contrattacca accusando il Pd di populismo e demagogia, ricordando che “quando governava la città, non era neanche in grado di fronteggiare due gocce di pioggia”, e puntualizza riguardo i temi invocati da Di Pietrantonio: La gestione dell’emergenza, con relativi costi, è sotto gli occhi di tutti, anche perché quei conti ci consentiranno di ottenere un congruo rimborso dallo Stato al quale, in maniera tempestiva, abbiamo inviato la dichiarazione dello stato di emergenza con la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale. Atti amministrativi che ci aiuteranno nella trattativa intavolata con il Governo dal Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi”.
Più sul concreto si muove la critica del sindacato Filt-Cgil contro la Gtm. Dopo aver più volte denunciato la mancanza di dotazioni invernali per gli autobus pubblici che si sono mossi con molta difficoltà sulle strade ricoperte di neve, il segretario provinciale Franco Rolandi sottolinea come, solo oggi, “le famose gomme termiche, quelle che consentono di far viaggiare gli autobus anche con la neve nel rispetto delle ordinanze dei sindaci (anche il Prefetto di Pescara aveva determinato l’obbligo di catene e gomme termiche per i mezzi pubblici Ndr.) alla fine sono arrivate, a dimostrazione che le insistite e pressanti richieste sindacali non erano poi tanto assurde e infondate”. “Ne sono arrivate già 20”, riferisce Rolandi, “e altre 40, da quello che sappiamo, ne arriveranno nei prossimi giorni. L’acquisto e il montaggio di queste particolari gomme limitatamente alle ruote dove vi è trazione, consentirà di equipaggiare in sicurezza almeno 15 autobus che, per fare un esempio concreto, avrebbe consentito alla linea 38 e a qualche altra linea, la normale circolazione nei giorni critici, senza subire alcun taglio sulle corse, attenuando, altresì sensibilmente, i disservizi all’utenza”.
Lo scontro tra sindacato e azienda si era concentrato anche sulla posizione del presidente Gtm Michele Russo, appellatosi a lungaggini burocratiche che impedivano l’acquisto nell’immediato del materiale necessario: “Gli stessi impedimenti sollevati dal Presidente Russo, rispetto alle lungaggini burocratiche e negoziali delle procedure previste dalla legge per l’acquisto di queste gomme, sono venute improvvisamente meno e questo non può che farci piacere. A volte scendere dal piedistallo e ammettere i propri errori e le proprie responsabilità, può costituire indice di buon senso e di saggezza. Evidentemente era più semplice di quanto si volesse far credere. L’arroccamento difensivo del Presidente della Gtm Michele Russo, contrario fino all’ultimo ad un investimento non particolarmente oneroso, ma quanto mai necessario per mettere in sicurezza il servizio di trasporto pubblico locale nei periodi invernali e per quei tratti di viabilità cittadina particolarmente impervi e pericolosi, ha dovuto cedere di fronte all’evidenza di una fase di emergenza, come quella vissuta dagli utenti negli ultimi dieci giorni, gestita davvero molto male dall’azienda di trasporto e dalla stessa Amministrazione Comunale di Pescara”, conclude il sindacalista.
Daniele Galli