L’Aquila. La battaglia delle donne aquilane per la realizzazione di un centro antiviolenza arriva sui tavoli del Ministero. La deputata del Partito democratico Vittoria D’Incecco ha presentato un’interrogazione al ministro del Lavoro e del Welfare, Elsa Fornero in cui chiede “chiarezza su procedure, contenuti e tempi di realizzazione della struttura”.
I fondi per la costruzione di un centro antiviolenza destinato alle donne nel capoluogo abruzzese sono stati stanziati nel 2009 con una legge dello stato. Ma quei tre milioni di euro sono inutilizzati. Nonostante i solleciti arrivati da più parti all’indomani del terremoto che ha sconvolto la città, non si conosce ancora come dovranno essere utilizzati i fondi messi a disposizione, che al momento restano bloccati, e si ignorano i tempi che occorrerebbero per mettere in piedi la struttura.
“Le aquilane”, spiega la parlamentare del Pd Vittoria D’Incecco, “stanno portando avanti da mesi una battaglia per ottenere la costruzione di un Centro antiviolenza. L’assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila ha ripetutamente sollecitato il Governo precedente, con varie richieste di incontro e lettere, senza ricevere mai alcun tipo di riscontro”.
L’onorevole D’Incecco evidenzia inoltre che “una sorprendente ordinanza” della presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre 2011 ha dirottato la metà dei fondi alle diocesi abruzzesi “confondendo il sostegno alle famiglie disagiate con la complessità dei compiti di un Centro antiviolenza, per il quale fine era specificamente destinato lo stanziamento da una legge che, a mio parere, non può essere modificata da una ordinanza”.
Sempre a proposito dell’ordinanza, D’Incecco fa presente che essa affida l’altra metà delle risorse alla consigliera di parità della Regione Abruzzo, “che tra le sue competenze istituzionali non ha possibilità di spesa e quindi di realizzazione di un Centro Antiviolenza”. Per la deputata, “al momento esistono, quindi, ritardi oggettivi, confusione nelle direttive e forte disorientamento negli enti locali e nelle associazioni, che si chiedono chi spenderà i soldi stanziati, se ci saranno bandi, per quali finalità e se ci sarà uno spazio di condivisione con i soggetti che già operano sul territorio”.
Alla luce di questa situazione, Vittoria D’Incecco ha presentato un’interrogazione al ministro Fornero chiedendo “se è a conoscenza di quanto esposto, se condivide il contenuto dell’ordinanza dell’8 novembre 2011, che destina i fondi stanziati per il Centro antiviolenza dell’Aquila alle diocesi e alla consigliere di parità della Regione Abruzzo e se ritiene di intervenire in merito per fare chiarezza”.