“Considerare le fonti rinnovabili devastanti sull’ambiente, dopo che gli abruzzesi da oltre cinque anni contrastano la deriva petrolifera, dopo che gli italiani hanno scelto il futuro energetico nazionale con la bellissima vittoria al referendum sul nucleare – dichiara Angelo Di Matteo, presidente regionale di Legambiente – è un limite per la politica e per l’ambientalismo, che rischiano di chiudersi dentro una difesa localistica contraria a ogni trasformazione, che giudicano ogni cambiamento un’aggressione, senza distinzione di sorta”.
Riguardo le perplessità manifestate dal sindaco del Comune di Civitella Messer Raimondo, che ha diffidato la Regione Abruzzo a riformulare i pareri “in senso negativo”, la Soprintendenza a dichiarare non più valido il parere paesaggistico e il Comune di Gessopalena a sospendere il procedimento di aggiudicazione dell’opera, Angelo di Matteo aggiunge che “viene sollevata una serie di questioni che non trovano fondamento nella normativa, dimostrando con ciò anche poca dimestichezza con le procedure”.
Per Legambiente infatti, l’unica autorizzazione da reiterare è quella paesaggistica, che il Comune di Gessopalena o l’aggiudicatario dell’opera può comunque rinnovare in fase di autorizzazione unica. Resta valido il parere di Valutazione di Impatto Ambientale. Non è richiesta la valutazione di Incidenza Ambientale.
“Legambiente dice sì all’impianto nel doveroso rispetto delle norme e delle procedure – conclude Angelo Di Matteo – ed il Comune di Gessopalena nell’ambito del procedimento amministrativo in corso deve, e può, rinnovare l’autorizzazione paesaggistica. L’ambiente non va strumentalizzato per fini politici o peggio ancora contro le rinnovabili. La prospettiva di un modello energetico alternativo va conseguita, evitando una burocraticizzazione del procedimento amministrativo a danno dell’interesse pubblico, qual é anche lo sviluppo delle fonti rinnovabili”.