Sulle liste che lo sosterranno, De Matteis chiarisce che “resta aperto il dialogo con tutti, i partiti certo, ma soprattutto movimenti, categorie e associazioni. E’ una candidatura che vuole superare le appartenenze, perché il problema L’Aquila è molto più ampio dei tradizionali schieramenti politici”. De Matteis prende poi le distanze dal Pdl e punta a superare il primo turno per giocarsi tutto al ballottaggio con il candidato del centrosinistra che uscirà dalle primarie del 4 marzo.
“Non è una cosa semplice” ha aggiunto. “La nostra è una città che negli ultimi tempi si è chiusa in sé stessa. Questa deve essere una città aperta che deve recuperare una credibilità. All’esterno la città dell’Aquila viene vissuta quasi con fastidio. Il recupero della credibilità è necessaria, di tutta la città che rende credibile chi la rappresenta. E’ vero negli ultimi mesi sono stato silente, ma è stato necessario perchè la gente era esasperata rispetto alla conflittualità che stava raggiungendo livelli esagerati. Questa conflittualità ha minato la nostra credibilità. Il silenzio talvolta è più fragoroso delle parole. Negli ultimi mesi ho cercato di ascoltare e capire cosa si percepiva fuori dal palazzo. Già dopo il sisma dissi che non contava più l’appartenenza politica. Avevo dentro la volontà di superare un sistema partitico. Ho il massimo rispetto nei confronti dei partiti e delle associazioni civiche, ma ho consapevolezza e avverto che c’è una volontà di andare oltre gli schemi precostituiti. La straordinarietà della condizione aquilana impone scelte diverse”.