Pescara. E’ stato deciso lunedì scorso lo scioglimento del consorzio dei rifiuti di Manoppello, Ecologica pescarese Spa. Una decisione, quella del Consiglio d’amministrazione, che anticipa il decreto sulle liberalizzazioni del Governo Monti.
È stata l’assemblea dei soci del consorzio dei rifiuti di Manoppello, la Ecologica pescarese Spa, riunitosi lunedì scorso, a decidere per la messa in liquidazione e lo scioglimento della società. Un procedimento che anticipa quanto contenuto nel decreto Monti sulle liberalizzazioni che prevede la realizzazione di unico ambito ottimale all’interno di ogni provincia. “Dopo anni di dibattito sull’opportunità di sciogliere questo consorzio”, commenta con soddisfazione il segretario provinciale del Pd Antonio Castricone, “finalmente si è riusciti a raggiungere l’obiettivo. Con questo passaggio e con la precedente adesione di gran parte dei Comuni al consorzio Ambiente SpA, interamente pubblico, si è di fatto creato”, sottolinea Castricone, “un unico ambito per la gestione dei rifiuti. Meno società, meno consigli di amministrazione, maggiore possibilità di realizzare economie e risparmi per i cittadini”.
Al democratico, lo scioglimento di Ecologica pescarse pare come primo passo verso una efficace politica e gestione dei rifiuti e dei servizi pubblici locali. “Ora attraverso i finanziamenti regionali”, conclude Castricone, “è indispensabile mettere in funzione la piattaforma di Alanno, realizzare il biodigestore pubblico a Colle Cese di Spoltore, ultimare la piattaforma di Loreto per consentire ai Comuni di risparmiare sulla raccolta differenziata. E’ però necessario che il governo regionale si attivi al più presto per finanziare queste opere così da dotare la provincia di Pescara di tutte le infrastrutture necessarie, evitando di conferire i rifiuti fuori provincia, con il conseguente aggravio di costi”.
Daniele Galli