L’Aquila.”8 anni…8 lunghi anni da quel maledetto 6 aprile 2009 eppure ad oggi in tutte le frazioni del Capoluogo i cantieri ancora non partono. E’ una situazione inaccettabile alla quale la futura Amministrazione dovrà porre inequivocabilmente rimedio.
Da una parte bisogna continuare a tenere alta la concentrazione sul Centro storico dell’Aquila, mentre dall’altra, bisogna cominciare a dare priorità ed istruire pratiche che riguardano anche la periferia. Urge stabilire un nuovo modello di istruttoria nella misura del 60% per il Centro storico e del 40% per le frazioni’.
Lo dichiara in una nota Loris Salvi di Forza Italia Giovani L’Aquila.
‘Dovendo fare un esempio, ipotizzando 1000 pratiche istruite, 600 sarebbero per il Centro storico e 400 per tutte le 59 frazioni nella misura di circa 7 pratiche per ogni frazione. Un modello semplice ed efficace che consentirebbe alle frazioni tutte di ripartire. Non vogliamo frazioni di 1°classe e di 2° classe in quanto tutte rivestono un ruolo fondamentale per la ripresa della città.
In un momento di rinascita così importante per L’Aquila e le sue frazioni, occorre avere una visione completamente nuova della città, specialmente in ambito urbanistico, poiché nel corso degli anni la periferia ha rivestito una notevole funzione strategica per il Capoluogo, assorbendo i cittadini di “dentro le mura” nel dopo sisma e permettendo alle numerose attività commerciali di riprendere il proprio lavoro.
Con l’aumento degli abitanti però, i servizi sono pressoché raddoppiati mentre il numero di abitazioni è rimasto inalterato creando notevoli disagi. Per questo motivo bisogna accelerare i tempi di ricostruzione perché i cittadini meritano delle risposte e, in particolar modo, di poter rientrare nelle proprie case.
Concludo dicendo che il tessuto sociale si sta ricostruendo soprattutto grazie alle frazioni e non è possibile abbandonarle a se stesse. Si può e si deve fare di più”, conclude Salvi.