Chieti. Il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio è al 37° posto nella classifica che riguarda i 107 presidenti delle Province italiane – del Governance Poll, l’indagine Ipr per il Sole 24 Ore pubblicata questa mattina sul quotidiano economico. Il presidente Di Giuseppantonio nel 2011 ha riscosso un gradimento pari al 57%, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2010 e una crescita di 1,3 punti rispetto al risultato conseguito nelle elezioni della primavera 2009 quando fu chiamato a guidare la Provincia.
“Il consenso dei cittadini – dice il presidente Di Giuseppantonio – premia un lavoro che in questi due anni e mezzo la mia amministrazione ha portato avanti fra mille difficoltà, soprattutto di carattere finanziario, unico Ente in Italia in pre dissesto grazie all’eredità del passato. Un consenso che premia la politica di rigore e la lotta agli sprechi che abbiamo condotto con tenacia. E che premia al tempo stesso la mia personale disponibilità nei confronti dei cittadini, l’impegno specie nell’affrontare le vertenze occupazionali e i problemi degli ultimi e quel percorso virtuoso di recupero di credibilità che quest’Ente aveva perso agli occhi dei cittadini; che riconosce la capacità di investire e di operare anche avendo scarse risorse a disposizione e di garantire in un contesto di crisi generalizzata interventi strutturali come quelli su strade e scuole ma anche servizi importanti come quelli legati al Sociale. Oggi a promuoverci sono i nostri concittadini ma anche l’Europa: vorrei ricordare al riguardo – sottolinea il presidente Di Giuseppantonio – che un organismo autorevole come la Banca Europea per gli Investimenti ha valutato positivamente l’affidabilità della Provincia di Chieti, investendo sul progetto Elena ben 85 milioni di euro. Il risultato del Governance Poll non deve esaltarci più di tanto, ma deve rappresentare lo stimolo a proseguire sulla strada già tracciata, consapevoli delle difficoltà che ci attendono ma anche del fatto che i cittadini sono pronti a riconoscere la bontà di un’azione politico- amministrativa seria, concreta e coerente”.