Cosi afferma, risentito, il consigliere provinciale ed ex assessore con Coletti presidente, Antonio Tamburrino alla piccata replica dell’assessore delegato all’Urbanistica e Genio Civile Nicola Campitelli alla denuncia formulata dal Pd sui ritardi con la quale gli uffici rilasciano gli attestati di deposito alle ditte.
“Grazie alle sue fugaci visite al Genio Civile oggi, i tecnici che operavano ormai da diversi anni presso gli uffici, sono rimasti improvvisamente a casa, causa la mancata richiesta al Ministero degli Interni del nulla osta necessario per la proroga dei contratti; tutto questo a circa 20 giorni dalla data in cui si passerà dal regime di deposito a quello delle autorizzazione ed in un momento in cui scarseggia il lavoro e non ci si può permettere ritardi sulle istanze pervenute. Farebbe bene l’assessore – conclude Tamburrino – ad assumere un atteggiamento meno arrogante e presuntuoso dedicandosi maggiormente a questo settore il cui funzionamento si ripercuote sull’intera economia provinciale”.
Chiosa in conclusione Camillo D’Amico, capogruppo Pd, anche lui oggetto della replica dell’assessore Campitelli: “Vorremmo meno proclami propagandistici e più protagonismo concreto da parte di uno degli assessori distintisi per assenteismo ed incapacità d’iniziativa in questi 3 anni di amministrazione di centrodestra a guida Udc in Provincia di Chieti. In capo a lui insistono deleghe significative dove la provincia ha marcato solo un assenza totale subendo di tutto. Giova rammentare che, l’assessore Campitelli, ha anche la delega all’urbanistica ove, con la notoria e dibattuta vicenda della perimetrazione della costa Teatina, l’ente ha manifestato tutta la sua inconsistenza politica subendo le violenze e le volontà di chi ha perseguito un obiettivo opposto a quella della valorizzazione della zona litorale. Ora, con la vicenda degli uffici del Genio Civile, siamo alla conferma di una palese incapacità programmatoria e gestionale; piuttosto che risentirsi sarebbe il caso si dimettesse”.