“Al Governatore” spiega Albore Mascia “chiediamo il coinvolgimento diretto su una vicenda drammatica che sta vedendo protagonista, suo malgrado, Pescara. Siamo uniti e solidali con la marineria in una battaglia che innanzitutto punta a salvare il nostro porto e a difendere la città: non vogliamo farne una questione di campanile, ma le ultime paradossali e grottesche vicende che stanno interessando il nostro territorio ci inducono inevitabilmente a pensare che il ruolo sempre più centrale svolto da Pescara non piaccia a qualcuno. Comunque ora dobbiamo pensare a risolvere con provvedimenti concreti il problema per restituire serenità alla marineria: alla Procura de L’Aquila che, lo ribadiamo, ha ogni diritto di svolgere le proprie indagini, chiediamo solo di far presto, di accelerare le procedure per quanto possibile per chiarire, in modo definitivo, se si possa procedere con lo scarico in mare dei fanghi o se dobbiamo optare, subito, con il Piano B, ossia attrezzare l’ex discarica di Pianella, individuata dalla Regione Abruzzo, per il trasporto e il conferimento dei fanghi. E’ giusto che su tale materia si pronunci direttamente la massima autorità regionale. Il fondo dovrà garantire la giusta copertura finchè non si riuscirà a riprendere il dragaggio e dovrà essere immediato e tempestivo. Nel frattempo confermiamo la disponibilità del milione di euro individuato nella finanziaria regionale che, se ci sarà la possibilità di sversare i fanghi in mare, verrà utilizzato per incrementare la quantità di materiale da dragare, in caso contrario ci permetterà di coprire i costi del trasporto in discarica degli stessi fanghi. Senza però escludere la possibilità di utilizzare tale fondo per il ristoro della stessa marineria”.