E’ quanto afferma in una nota il presidente provinciale del Pd, Tommaso Coletti, sul Piano Regolatore di Ortona che continua dicendo: “La maggioranza di centrodestra sostiene di aver definitivamente approvato il Piano Regolatore mentre la minoranza di centrosinistra sostiene che con la delibera è stato solamente conferito l’incarico all’ufficio tecnico di recepire le prescrizioni e le osservazioni fatte dagli organi sovraordinati, predisporre le nuove norme tecniche, la nuova cartografia e la nuova proposta di deliberazione che dovrà essere discussa ed approvata in una successiva riunione di Consiglio Comunale. Sta di fatto che, ad oggi, i cittadini sono ancora in attesa di certezze su una materia sulla quale il centrodestra sta giocando dal 1994. Una pianificazione urbanistica certa e definitiva è il presupposto per lo sviluppo e la crescita di una comunità. Dal 1994 ad oggi sono state ben tre le ipotesi di PRG e nessuno delle tre ha visto la luce con conseguenze negative sulla collettività.
Come ben sanno i cittadini interessati, dopo l’adozione della proposta di PRG, le aree valorizzate, pur non potendo essere utilizzate secondo le nuove previsioni in quanto soggette alle norme di salvaguardia, sono soggette ad una imposizione ICI secondo il valore della nuova destinazione urbanistica. Quindi dal 2007, anno di adozione dell’ultima ipotesi di PRG ad oggi, molti concittadini, oltre a non vedere concretizzate le loro giuste aspettative, devono sopportare una imposizione molto più consistente. Se il Piano adottato non dovesse andare in porto, sarebbe veramente una grossa beffa in quanto le somme pagate non sarebbero restituite. Questo è il regalo di fine legislatura fatto agli ortonesi da una amministrazione che non ha avuto nessuna strategia di crescita per la città, che ha pensato solo a galleggiare tra i litigi e le contrapposizioni che hanno caratterizzato il centrodestra di Ortona negli ultimi anni. Alla prossima amministrazione – conclude Coletti – l’onere di rimettere ordine anche nel settore urbanistico oggi confuso e senza regole certe”.