Prioritaria è la richiesta di 80 mila euro per la copertura delle spese in una fase che, dallo stesso Governo, è stata riconosciuta come d’emergenza. La situazione più urgente è il rinnovo dei contratti di 170 precari del Comune (80 dipendenti di Abruzzo Engeneering, 88 lavoratori del servizio pubblico): attualmente il Comune non può coprire la retribuzione dei dipendenti con le risorse a disposizione. Il rischio è quello di paralizzare gli uffici del Comune: il Sindaco Cialente ha infatti dichiarato, nei giorni scorsi, che la situazione attuale è stata di “affanno strutturale” e che la macchina comunale tenta di svolgere una mole di lavoro con “il solo 60% dell’organico che servirebbe”. Con i 30 mila euro a disposizione devono essere coperte anche le spese per il C.A.S. (contributo di autonoma sistemazione).
Altra prerogativa che Chiodi vuole rivendicare nei rapporti tra istituzioni locali e istituzioni nazionali è l’individuazione di un interlocutore principale che possa comportarsi con autorevolezza all’interno della compagine governativa: “una persona delegata con la quale potremo parlare giornalmente, come è stato in passato con il Governo Berlusconi”.
Il Commissario per la Ricostruzione ha infatti espresso notevoli difficoltà, in questo periodo, nell’interloquire con il Presidente del Consiglio e ha sottolineato come l’ex sottosegretario al Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, si sia attivato per perorare la causa aquilana riuscendo a stabilire l’appuntamento del 28 a Roma.
“Attualmente non si riesce a trovare la copertura per gli 80 mila euro richiesti, ma bisogna aspettare il prossimo Consiglio dei Ministri” ha affermato Chiodi, aggiungendo che rinuncerà al mandato di Commissario per la Ricostruzione “qualora il governo non considererà prioritaria la vicenda aquilana”, fermo restando che il suo incarico di Presidente della Regione consente un intervento pervasivo in materia di ordinanze riguardanti la situazione di emergenza e l’attività ricostruttiva nel post-sisma.
Elisa Giandomenico