Tale richiesta e’ resa necessaria dalle drammatiche conseguenze che gli eventi sismici del 18 gennaio scorso hanno determinato in questi comuni. L’Alta Valle dell’Aterno – prosegue Imprudente – è stata l’epicentro della impressionante sequenza di 4 scosse in poche ore tutte sopra al V grado della scala Richter.
Costituirebbe un grave errore, a nostro avviso, tenere slegato il destino di questi tre comuni da quello del resto dell’Alta Valle Aterno per ovvie ragioni di omogeneità territoriale ed interdipendenza, alla luce anche delle pesanti ripercussioni che gli eventi citati hanno avuto sugli edifici pubblici e privati, oltre che sulla vita produttiva e sociale di questi territori”.
“Per quanto riguarda la frazione di Arischia, chiarisce Fabrizio Taranta segretario comunale NCS L’Aquila, la richiesta è stata avanzata per diversi motivi legati alle forti scosse del 18 gennaio, una delle quali con epicentro nel comune di Pizzoli il cui confine con la frazione aquilana è solo amministrativo date la continuità e la contiguità delle abitazioni.
La situazione di precarietà dovuta al terremoto del 2009 è stata esasperata dalla forte serie di scosse, tanto da pregiudicare la viabilità dell’intero centro storico che ha avuto come conseguenza l’allontanamento di circa 50 famiglie dalle proprie abitazioni, un danno enorme che coinvolge, oltre le famiglie allontanate, anche le attività commerciali presenti nella frazione che rischiano il collasso.
Il pericolo spopolamento e quindi l’unità e la sopravvivenza stessa della comunità locale impongono l’adozione di misure straordinarie e tempestive che solo l’inserimento nel cratere può garantire”.
“Ferme la volontà e la determinazione con le quali i nostri parlamentari intendono perseguire questo obiettivo grazie anche al forte impatto emotivo che la visita nel nostro territorio ha avuto sul segretario nazionale Matteo Salvini e sul coordinatore regionale sen. Paolo Arrigoni, conclude Imprudente”.