E’ quanto afferma in una nota il capogruppo del Pdl al Consiglio Comunale di Francavilla al Mare, Carlo De Felice, che continua dicendo: “Difatti la città è tappezzata continuamente di manifesti pubblicitari per eventi scarsamente rilevanti che hanno un piccolissimo seguito. Non solo, con le luminarie natalizie che in altri momenti economici sarebbero stati sicuramente graditi, si vuole cercare di mascherare un sistema economico commerciale francavillese che ormai non va più, e non viene aiutato a crescere da una amministrazione incapace ed inconcludente nonostante gli sforzi costanti degli addetti ai lavori. Gli attuali sinistri amministratori invece di lavorare per il bene della nostra collettività se ne stanno ben nascosti, non essendo in grado di dare risposte certe per uno sviluppo concreto volto a migliorare settori di importanza rilevante per la nostra economia. Ecco allora, che in questo grave periodo di crisi economica, icomponenti della giunta, il presidente del Consiglio, gli amministratori e i componenti del Collegio Sindacale delle società miste, dovrebbero dare un esempio di sobrietà, e rinunciare alle loro indennità, visto il tempo risicato che dedicano a questa seconda e superflua, per loro solo per loro, attivita. Considerando i pochi consigli comunali tenutisi e la pochezza degli ordini del giorno, commento la miseria delle delibere di giunta che ad esempio regalano nove mesi di locazione dei meravigliosi spazi del Museo Michetti ad una Università non statale denominata LUM in cambio di lezioni ad un costo di100,00 euro ad ora che francamente nascondono a tutti la loro utilità non riuscendo proprio a capire quale possa essere il vantaggio per l’intera collettività. Tutto questo accade mentre stanno arrivando migliaia di cartelle di pagamento per i canoni enfiteutici, accertamenti per la TARSU, la futura IMU, con un fasullo bilancio approvato (inviato alprocura della corte dei conti) che prevedeva la vendita della piscina e del palazzo ex omni che a tutt’oggi senza variazioni in atto sono ancora un patrimonio comunale. Il rischio di un eventuale dissesto finanziario dell’Ente diventa sempre più probabile. Forse utile a sostituire una amministrazione che non si è di fatto mai insediata. A parte il sindaco non eletto Cristiana Canosa. Auguro a tutti buone feste – conclude De Felice – sperando che l’anno nuovo porti gioie inattese per i cittadini di Francavilla”.
Il vicesindaco di Francavilla, Antonio De Marco, risponde così: “Confuso e felice. No, non è il titolo di una famosa canzone di Carmen Consoli di qualche anno fa, ma l’unica definizione che si può dare del consigliere di minoranza Carlo De Felice, che vive in uno stato di confusione perenne fin dai primi tempi della campagna elettorale. Che vaga senza coerenza tra destra, sinistra e centro. Che prende pesanti schiaffi dall’elettorato e nonostante ciò continua a parlare di cose che non sa, che non conosce. Il rigore che predica agli assessori, che tra l’altro percepiscono solo una piccola indennità, lo dovrebbe applicare prima di tutto a se stesso e lo avrebbe potuto applicare quando fabbricava debiti nelle amministrazioni precedenti. Rigore non vuol dire spegnere la città e le speranze dei cittadini ma spegnere i propri appetiti: i Consigli di Amministrazione inutili, le presidenze e le consulenze distribuite a pioggia negli anni precedenti. Spronare gli altri a fare, a convocare i consigli comunali, e poi esserne assente – sottolinea De Marco – la dice lunga su questo ragazzo griffato e viziato, che vorrebbe rimanere a galla, politicamente parlando, con queste esternazioni senza contenuto. Francavilla, lo dicono i fatti, sta riacquistando consapevolezza delle proprie potenzialità, percorrendo innanzitutto la via del risanamento e cercando di ricostruirsi un’immagine decorosa. Le iniziative sono appoggiate da tutte le associazioni e dalle categorie – fa presente il vicesindaco – perché servono a una città che persone come lui, con le loro azioni poco incisive, hanno progressivamente desertificato. In questa direzione va la convenzione con l’Università LUM, grazie alla quale stiamo facendo tornare a vivere anche la zona alta della città, trascurata pesantemente dalle passate amministrazioni. Tutto questo, tra l’altro, viene fatto spendendo il minimo ed ottenendo risultati soddisfacenti. Certo – afferma ancora De Marco – c’è sempre tempo per crescere, per maturare: la situazione è seria. Occorre sobrietà nei comportamenti e nelle parole. Per quanto riguarda infine la disponibilità di questa amministrazione – conclude Antonio De Marco – De Felice può chiedere ai cittadini se hanno trovato o meno, sempre in ogni ora e in ogni momento della giornata, disponibilità ad affrontare le problematiche e le questioni irrisolte nei decenni passati”.
“Ho grandissimo rispetto per tutti coloro che avendo opinioni contrapposte si confrontano anche in modo aspro senza mai perdere di vista il rispetto nei confronti dell’altro – è stata la controrisposta di Carlo De Felice – mai scendere a livelli bassi sfiorando la sfera personale. Come se decidessi di soffermarmi su racconti divertenti riguardanti la sfera professionale altrui soltanto per attaccare qualcuno che non la pensa come me. Sarebbe un livello troppo basso. Un livello che non mi appartiene. È questione di educazione. Fortunatamente non siamo tutti uguali. Un buon Natale ai lettori”.