Chieti. “Conoscere le motivazioni che hanno indotto l’attuale commissario a decidere l’aumento spropositato delle tariffe di conferimento dei rifiuti, prendere contezza della pianta organica e del numero dei lavoratori a tempo indeterminato e determinato e, soprattutto, le prospettive e il ruolo del Civeta alla luce dell’imminente passaggio all’Agir, l’Agenzia regionale per la gestione integrata dei rifiuti. Questi sono i temi su cui il commissario Franco Gerardini dovrà relazionare in Commissione di vigilanza il prossimo 15 marzo al fine di comprendere meglio l’operato politico e amministrativo della Regione Abruzzo nei confronti del Consorzio vastese”.
Questa la presa di posizione del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea: “Ho convocato in audizione il commissario Gerardini e i sindaci soci del Consorzio Civeta di Cupello per capire quali sono s, e se fondate, le motivazioni che hanno portato ad aumentare le tariffe. Oggi abbiamo un nuovo piano finanziario con innalzamento del 28% delle tariffe per il conferimento dei rifiuti nell’impianto di Valle Cena di Cupello che ha messo in allarme i sindaci del vastese poiché i costi ricadranno inevitabilmente direttamente sui cittadini che dovranno pagare questo aumento. Un prezzo maggiore che dovrà essere inserito obbligatoriamente nella Tari, ossia nella tassa dei rifiuti. Questo – continua Febbo – è l’ennesimo regalo dei tanti commissariamenti voluti dalla Regione Abruzzo nel vastese che dimostra come non si tenga in debita considerazione i cittadini e le amministrazioni comunali di questo territorio facendo solo gli interessi di una politica miope. Il Civeta, consorzio intercomunale, negli anni è sempre stato gestito in maniera eccellente da un Cda nominato direttamente dai sindaci del territorio mentre adesso l’attuale gestione commissariale ha espropriato gli amministratori di decidere sulle sorti dell’ente vastese. Una scelta scellerata che si ripercuoterà sulle tasche dei cittadini vastesi”.
“Pertanto – conclude Febbo – chiederò al Commissario di rivedere i provvedimenti assunti e al tempo stesso di prevedere un maggiore coinvolgimento degli attori del Civeta, che fino ad ieri erano i sindaci di quel territorio, che oggi si vedono messi alla porta senza incidere nelle decisioni assunte dalla Regione Abruzzo”.