E’ quello che ha detto in una nota il capogruppo dell’Udc in Consiglio Comunale a Chieti, che ha continuato dicendo: “I quattro punti sono: avere al più presto un incontro con le aziende che si dicono interessate al progetto In.Te., in modo che le stesse possano non solo prendere impegni ufficiali, ma possano programmare la riassunzione dei dipendenti da subito, sfruttando gli incentivi della mobilità e sfruttando questo periodo per la formazione dei dipendenti; chiedere alla Proprietà Burgo una Ricollocazione presso le altre fabbriche Burgo; trattare con la Burgo la possibilità di incentivare la riassunzione dei dipendenti attraverso la diminuzione dei costi del terreno del progetto In.Te., per quelle ditte che garantiscono la ricollocazione effettiva ed immediata; fare chiarezza sullo stato dell’iter per la realizzazione del progetto In.Te. e del progetto Mod’A che prevede la ricollocazione degli operai ex-Burgo con la certezza del cronoprogramma di realizzazione, infatti, seppur sono arrivati messaggi da parte del Sindaco e dell’Ing. Merlino, che affermano che sono stati depositati presso il SUAP nove progetti per la costruzione di aziende nel progetto In.Te., da ricerche effettuate ci risulta che nelle aree dove andranno a posizionarsi tali aziende, l’iter burocratico necessario per arrivare ad ottenere da parte del Comune (VII Settore) la determina di svincolo, senza la quale non è possibile procedere a nessun progetto, necessita di ancora molti passaggi importanti che certo richiederanno tempi lunghi – ha concluso Giardinelli – e che comunque è necessario definire con certezza nei modi e nei tempi”.