Bomba, Provincia Chieti e 19 Comuni della Media Valle del Sangro dicono no a progetto di sfruttamento del gas

tavolo_sindaciChieti. Il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, il consigliere delegato alle problematiche petrolifere Franco Moroni e i Sindaci di 19 Comuni della media Valle del Sangro hanno firmato questa mattina a Chieti il documento congiunto in cui all’unanimità si esprime parere contrario  sulla compatibilità economica, ambientale e sociale del progetto di sfruttamento del giacimento di gas “Colle Santo” sito nella Media Valle del Sangro presentata dalla ditta Forest CMI Spa.

Nel documento si evidenzia tra l’altro che la comunità della Valle del Medio – Sangro ha manifestato in diversi  pubblici incontri la sua assoluta contrarietà all’insediamento; che l’intera zona è caratterizzata da una naturale instabilità idrogeologica ed è sottoposta a gravi rischi per la presenza di numerose ed importanti frane attive e quiescenti e che in questo scenario si trova la diga artificiale dell’invaso del Lago di Bomba che contiene circa 64 milioni di metri cubi di acqua; che l’insediamento di un giacimento di gas naturale, con i possibili fenomeni di subsidenza che questo inevitabilmente comporta, rappresenta una condizione aggravante del delicato equilibrio del territorio.

Inoltre la zona direttamente interessata dalla richiesta di insediamento della Forest CMI Spa è caratterizzata da colline e montagne di alto pregio naturalistico, nelle cui immediate vicinanze si trovano le due zone SIC (Siti di Importanza Comunitaria) di “Monte Pallano e Lecceta d’Isca d’Archi” e “Gole di Pennadomo e Torricella Peligna”, dove la comunità europea investe per la conservazione della biodiversità.

Per quell’area l’industria turistico-ricettiva, con il relativo indotto, rappresenta una fonte occupazionale importante e la realizzazione dell’insediamento comporterebbe un notevole impoverimento della zona. I Comuni che hanno sottoscritto il documento sono i seguenti: Atessa, Bomba, Borrello, Casoli, Colledimezzo, Fossacesia, Gessopalena, Lanciano, Montebello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Pennadomo, Perano, Pietraferrazzana, Pizzoferrato, Roccascalegna, Tornareccio, Torricella Peligna.

“Oggi” ha dichiarato Di Giuseppantonio “sono latore di una delibera del Consiglio Provinciale che all’unanimità ha ribadito  contrarietà al progetto di Bomba, di un no chiaro, convinto e definitivo che è legato anche ad un economia, come quella turistica, che riteniamo rappresenti il futuro dell’Abruzzo. Un no a fronte del quale si deve aprire una fase di programmazione su energia, rifiuti e più in generale sulle questioni che riguardano l’ambiente che possono diventare la vera emergenza nell’immediato futuro. Per questo lancio un appello alla Regione, alle Province, ai Comuni affinchè si apra la stagione della programmazione senza la quale ogni volta saremo una regione che si divide su tutte le questioni ma, soprattutto, che non è in grado di affrontare i cambiamenti della società e le situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo. Nella programmazione territoriale la Provincia di Chieti  è pronta a fare la sua parte”.

“Quello odierno è il risultato di una scelta responsabile e priva di estremismi, che ha verificato e  valutato la congruità in termini ambientali, progettuali e di salute pubblica della richiesta di insediamento” ha detto dal canto suo il consigliere Moroni. “Un progetto che presenta parecchi risvolti negativi tra cui la scarsa ricaduta occupazionale con solo 12 persone stabilizzate per 11 anni; il forte rischio idrogeologico del territorio e non ultimo l’impatto paesaggistico in una zona che vive essenzialmente di turismo e agricoltura”.

Il sindaco di Bomba Donato Di Santo ha annunciato una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Bomba –  alla quale ha inviato a partecipare il presidente Di Giuseppantonio – , per ribadire il no al progetto ed esaminare eventuali controdeduzioni presentate dalla Forest CMI.

 

La soddisfazione dell Comitato di Cittadini “Gestione Partecipata Territorio”. “Il Comitato di Cittadini “Gestione Partecipata Territorio” saluta con soddisfazione la sottoscrizione da parte della Provincia di Chieti e di circa 20 comuni dell’intera Valle del Sangro del Documento Congiunto contro l’istanza di concessione di coltivazione del giacimento di gas naturale “Colle Santo” sito nel Comune di Bomba. Con il documento firmato oggi la Provincia di Chieti ed i numerosi sindaci presenti hanno ribadito ancora una volta all’unanimità PARERE CONTRARIO sulla compatibilità economica, ambientale e sociale del progetto di sfruttamento del giacimento di gas naturale che si trova nella media Valle del fiume Sangro a poche centinaia di metri dalla diga del Lago di Bomba da parte della società Forest CMI S.p.A. Nel documento vengono illustrate a chiare lettere le motivazioni per cui gli tutti gli amministratori coinvolti hanno espresso la loro contrarietà al progetto: si fa riferimento alla natura del territorio, ricordando il rischio idrogeologico che lo caratterizza ed evidenziando la sua vocazione turistica e naturalistica, si citano la pessima qualità del gas presente nel giacimento e l’inadeguatezza della tecnologia proposta per l’impianto di trattamento e si valutano, infine, gli scarsi effetti economici che il progetto potrebbe portare alla popolazione. Questa, secondo noi, rappresenta da parte degli amministratori locali una risposta chiara ed inequivocabile a chi solo pochi giorni fa sosteneva che “le dichiarazioni di contrarietà al progetto vadano supportate e integrate dalle opportune motivazioni”. Il Comitato “Gestione Partecipata Territorio” che da quasi due anni segue con attenzione la questione, dopo tutti gli approfonditi studi scientifici effettuati sul progetto e tutte le attività di divulgazione e di sensibilizzazione che hanno coinvolto cittadini, amministratori e politici ritiene che l’approvazione di questo documento rappresenti l’espressione più alta a livello locale del convinto e consapevole respingimento del progetto Forest da parte del territorio della Valle del Sangro. Il Comitato, a nome di tutti i cittadini della Valle del Sangro, ringrazia il Presidente della provincia di Chieti Enrico di Giuseppantonio per la sensibilità da sempre dimostrata su questo argomento, il consigliere Franco Moroni per l’impegno profuso e tutti i sindaci firmatari per la compartecipazione al problema e si augura che questo documento sia da monito alla regione Abruzzo ed a tutti gli enti competenti in materia affinché al momento della decisione finale si adoperino al massimo delle loro possibilità per dare concretezza al parere espresso dal territorio in modo così forte, chiaro e deciso”.

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