E’ quanto afferma in una nota il vicesindaco di Francavilla al Mare, Antonio De Marco, che continua dicendo: “Abbiamo ricevuto lezioni per la gestione del cartellone estivo, per la manutenzione ordinaria; per la riorganizzazione del Comune da chi questa città ce l’ha consegnata in questo stato. E lo stato di cui parlo è un degrado urbanistico purtroppo non risolvibile in tempi brevi anche a causa del disastro economico che non ci permette di fare quello che noi abbiamo in mente. La collaborazione con l’Università è una strada che ci sembra adeguata per coinvolgere chi queste cose le capisce, le pratica, e può dare una soluzione adeguata a una città che va ripensata con un nuovo Piano regolatore che ne promuova lo sviluppo ecosostenibile. Quindi cosa si deve fare, dove si deve fare e come si deve fare non ce lo può certo suggerire chi ha creato questi problemi e ora vorrebbe indicarne le risoluzioni e chi alla presentazione della convenzione con la Facoltà di Architettura dell’Università Gabriele D’Annunzio non ha avuto neanche l’accortezza di partecipare. Il nostro è solo l’inizio di un percorso che consentirà a questa città di recuperare metri cubi di cemento inutilizzato. Di destinare aree alle attività produttive. Di sviluppare le attività turistiche anche nella direzione di albergo diffuso e parchi pubblici. I cittadini di Francavilla ci hanno votato per voltare pagina e per sostituire al pressappochismo una città con delle regole: una città più vivibile, più moderna e più organizzata. Al Comune non esiste un regolamento, che sia uno, su ogni questione che riguarda questa città: stiamo ricostruendo, quindi, la macchina organizzativa dando delle regole e delle modalità di comportamento uguali per tutti e cercando di evitare al massimo la discrezionalità. Tutto ciò non si farà in un giorno ma possono stare pur certi, i cittadini, che noi manterremo gli impegni che abbiamo assunto nei loro confronti. E saranno loro, di volta in volta, a giudicare il nostro operato”.
Francesco Rapino