Rapino. Il sindaco di Rapino Rocco Micucci ha ricevuto il 29 gennaio dal Centro Operativo Regionale una mail in merito ad una allerta valanghe, con la quale dovrebbe inibire praticamente tutto il territorio comunale alla frequentazione della popolazione, quindi dei cittadini di Rapino.
“Nella mail di risposta del 30 gennaio – scrive il sindaco in una nota – ho dimostrato l’assurdita’ palese di tali indicazioni, non corroborate da dati e cartografie, inviata dal firmatario al solo scopo di pararsi il sedere e non a scopo effettivamente preventivo”.
Per Micucci occorre “fermare questo delirio di deresponsabilizzazione istituzionale che sta provocando gravi danni in Abruzzo. Questa situazione di scaricare tutte le responsabilità delle decisioni sui sindaci, da parte di organismi tecnici che invece dovrebbero fornire supporto e strumenti adeguati, è inaccettabile.
Esattamente come sto denunciando da giorni con ogni mezzo. Infatti, questa ennesima allerta generica, esattamente come quella della Commissione Grandi Rischi per la possibilità di un sisma fino al settimo grado – rileva il sindaco – gettano nel panico la popolazione e rendono impossibile attuare procedure serie di prevenzione e mitigazione del rischio.
Appare chiaro che la sicurezza dei cittadini, che si tratti di scuole o di valanghe, non può ricadere solo sui sindaci. Non possiamo essere lasciati soli nella responsabilità delle scelte e nell’organizzazione dei territori, mentre scienziati e burocratici pensano a giocare solo allo scarica barile per salvaguardarsi il sedere.
Mi riservo di portare la documentazione alla magistratura per far verificare se nella comunicazione si riscontra, come ho spiegato nella mia mail, il reato di procurato allarme”.