Ance e Confindustria parlavano nella nota inviata alle istituzioni abruzzesi di “sistema al collasso” e hanno chiesto a tutti un incontro per analizzare la situazione e trovare una via d’uscita in grado di soddisfare le aspettative degli operatori.
Testa ha raccolto l’appello, ha convocato i vertici di Confindustria e Cassa Edile, rappresentati rispettivamente da Giuseppe Girolimetti e Romano Cocciante, e stamani hanno analizzato, insieme ai dirigenti dell’ente, le problematiche esistenti e le soluzioni perseguibili, esplorando le opportunità esistenti di rispondere alle richieste delle imprese muovendosi nei margini legislativi. “Da parte della Provincia di Pescara”, dichiara Testa, “c’è la massima disponibilità a sbloccare una situazione che è oggettivamente difficile e dar corso ai pagamenti legati agli appalti dell’ente. In questo momento si tratta del problema principale delle pubbliche amministrazioni e proprio per questo ci siamo impegnati a sbloccare quanto prima la questione e comunque a prendere in considerazione alcune proposte di lavoro che ci sono apparse perseguibili, in uno spirito di massima comprensione e collaborazione”.
Ma che fine ha fatto l’accordo firmato a maggio scorso dall’ente provinciale con Confindustria e banca Caripe per anticipare i pagamenti di forniture e opere?
Daniele Galli