Pescara. Tutti lo chiedono, tutti lo annunciano, nessuno lo fa al momento di passare dalle parole ai fatti. Che i politici si taglino lo stipendio è storia trita e ritrita ma mai conclusa; pare, invece, che il consigliere comunale Pd Antonio Blasioli stia trasformando il sogno in realtà. E c’è di più: lo stipendio sarà devoluto in borse di studio.
Se il Consiglio regionale ha deciso di abolire i propri vitalizi, che attualmente ammontano a circa 6 milioni di euro complessivi, ma non prima che questa legislatura finisca e che vengano accumulati altri denari e contribuzioni, nell’emiciclo del Comune di Pescara, già da qualche settimana, è la proposta del consigliere Idv Fausto Di Nisio ad animare il dibattito sui tagli ai compensi politici; il sindaco avrebbe dovuto iniziare riducendosi lo stipendio del 30% e poi i consiglieri avrebbero l’esempio. Pareri contrastanti, però, sono sorti da entrambe le contrapposte schiere politiche che hanno fatto slittare la proposta sulla strada dell’oblio. Un nulla di fatto, l’ennesimo, fino all’annuncio dato oggi dal consigliere Pd Antonio Blasioli, che per far fronte al “momento drammatico” che vive chi non ha una poltrona o uno scranno sul quale mangiare, ha deciso di ridursi lo stipendio da consigliere comunale e rinunciare totalmente alle prossime tre mensilità per devolverle in borse di studio.
“Il mio obiettivo è cercare di dare il buon esempio a chi, forse, potrebbe, con un piccolo sacrificio, contribuire molto di più a risanare i nostri conti, rinunciando magari alle auto blu e ai privilegi riservati ad essi riservati”, commenta Blasioli, “Ma siccome sono anche convinto che non intenzione di ridurmi lo stipendio per contribuire ad arricchire i blasonati consulenti del sindaco Mascia, o per inutili sprechi come ad esempio i tornelli all’ingresso di Palazzo di Città, ho deciso di trasformare i miei stipendi da consigliere dei mesi di dicembre 2011, e di gennaio e febbraio 2012 in tre borse di studio, da destinare ad altrettanti universitari che si dimostreranno più meritevoli e bisognosi di un aiuto per proseguire gli studi”, spiega.
Ghiotta occasione per coloro che lottano contro le restrizioni economiche per garantirsi una formazione culturale e professionale per approfittare di una piccola parte di quanto i cittadini sborsano per compenso ad una classe dirigente che, spesso e volentieri, spazia dall’ignoranza totale a quella grottesca. Hanno un mese e mezzo di tempo per inviare una mail all’indirizzo blasioliantonio@gmail.com con le copie del libretto universitario e della dichiarazione dei redditi: “Per dimostrare la massima buona fede, questa operazioni si svolgerà in totale trasparenza”, spiega ancora il consigliere democratico, “entro pochi giorni sceglierò una persona super partes, magari un esponente di spicco del mondo accademico, che valuti i curricula studiorum che giungeranno al mio indirizzo di posta o un’associazione riconosciuta per il suo impegno culturale. Starà a lui o a loro scegliere i nominativi a cui effettuerò i tre bonifici, suddivisi in tre mesi, del valore totale del mio stipendio”.
Le postille, però, non si fanno attendere: “Verrà detratta la somma del 10% che da regolamento del partito corrispondo regolarmente al Pd”, aggiunge Blasioli, che conclude: “Probabilmente questo mio gesto non servirà a molto però è vero che i cittadini ci chiedono azioni forti e questa mia azione, se pur simbolica, spero che possa essere una delle risposte che ci chiedono”.
Daniele Galli