E’ quello che ha detto questa mattina il capogruppo del Pd in Provincia a Chieti, Camillo D’Amico, in un incontro in cui le forze di minoranza hanno parlato della crisi politica dall’amministrazione Di Giuseppantonio e degli equilibri di bilancio.
“Il dato politico – ha continuato il consigliere Angelo Radica – è che purtroppo c’è una concezione patronale delle istituzioni di chi governa la Provincia e la Regione, avendo vinto le elezioni, ritengono che sia cosa loro. Fli ha avuto quel comportamento non per un fatto politico ma perchè voleva un posto in giunta. Quindi continua questa rappresaglia. Il dato vero è che il presidente Di Giuseppantonio, che è stato commissariato dall’Udc, ha un ruolo sempre più debole. Ritengo che stiamo vivendo la parte più squallida della Repubblica. C’è questo senso di proprietà delle istituzioni. In questa amministrazione continuerà la guerriglia e si dovranno sempre affrontare queste questioni. E’ assolutamente un’amministrazione che non è capace d affrontare nessun problema e che non fa nessuna politica perchè è impegnata ad affrontare queste tematiche. E’ un ulteriore mattoncino che mettiamo nella sfiducia nell’amministrazione. Questa è una giunta che non svolge il suo ruolo in modo sano e corretto”.
“Noi – ha affermato Camillo Di Giuseppe – pensiamo che in Provincia di Chieti si avverta ancora di più la crisi politica. In primo luogo si avverte la debolezza e a livello politico il presidente Di Giuseppantonio è stato commisariato. Noi a livello nazionale come centrosinistra dobbiamo ricostruire questo paese. Lo slogan è salviamo l’Italia che è valido anche per questo Ente. La crisi politica del centrodestra nella Provincia di Chieti assume connotati più cupi”.
Presenti all’incontro anche Antonio Di Stefano, Eliana Menna e Tomaso Coletti.
Francesco Rapino