E’ quanto afferma in un comunicato il consigliere di minoranza del Comune di Francavilla al Mare, Carlo De Felice, che continua dicendo: “Pur essendo i primi due in mobilità da altri Enti (chissà da quale nazione, i candidati sono tutti di fuori città) e i secondi due con concorso le cui prove dovrebbero tenersi in ottobre c. a., rispetto alla situazione attuale il Comune si torverà a corrispondere di 400 mila euro annue in più di stipendi e anche se già previsti in bilancio, vista la situazione economica attuale, un eventuale risparmio di tale entità protratta nel tempo permetterebbe di ridurre sensibilmente il deficit finanziario. L’amministrazione si sta aggrovigliando su un modo di amministrare che è ormai obsoleto simile al passato, fatta in gran parte di amministratori che pensano che la macchina amministrativa cammini da sola e pronti a scaricare le responsabilità politiche derivanti dalla mancanza di atti amministrativi necessari per lo sviluppo della città sul personale dipendente, in quanto non riesce e sicuramente non darà slancio alla città e pensa che la soluzione sia l’assunzione di nuovi dirigenti e nuovi funzionari. Altresì occorre informare i cittadini che nello scorso Consiglio Comunale, con l’approvazione degli equilibri di bilancio, la maggioranza di centrosinistra ha fatto proprio il debito con la Banca Ifis per la sorte capitale e alcuni debiti fuori bilancio per un totale di circa 5 milioni di euro al quale bisogna sommare debiti con la Cosvega di circa 2,3 milioni di euro, con la Cosmeg di circa 1,2 milioni di euro, con il Consorzio per lo smaltimento rifiuti di Lanciano di circa 700 mila euro (per un totale di circa 9,2 milioni di euro), e nessun atto amministrativo per il risanamento, ad eccezione delle improbabili vendite della piscina ed ex Omni, è all’orizzonte, anzi di questo passo sarà inevitabile il dissesto finanziario dell’Ente, che avrà gravi ripercussioni finanziarie su tutti i cittadini di Francavilla e la responsabiità politica è del Pd e dell’Idv che ormai governa la città da quattro anni insieme con gli angelucciani che a modo loro ovvero indebitando ancora di più un Ente da loro dissestato indirizzano il non fare amministrativo di questo centrosinistra”.
Francesco Rapino