“Il riconoscimento di area di crisi” dice D’Ottavio “aprirebbe nuovi spiragli per la Val Pescara perché si potrebbe usufruire delle agevolazioni previste dalla legge sulla Reindustrializzazione delle aree di crisi. Uno strumento di aiuto per le imprese ma indirettamente anche per le
famiglie, attanagliati da una crisi difficile da superare. Le piccole e medie imprese che compongono il tessuto produttivo della Val Pescara sono serie e affidabili e non chiedono assistenzialismo, ma solo strumenti per poter rilanciare la propria azione in un momento di stasi per cui riconoscere che si tratta di un’area in difficoltà potrebbe aprire a nuovi scenari competitivi e stimolare, oltre che il rilancio di alcuni settori, anche l’attrattività dei territori”.
Pensando ai possibili strumenti tecnici a cui ricorrere, D’Ottavio chiede a Castiglione di “destinare alla Val Pescara una misura o scheda dedicata del programma FAS o di altro programma regionale nazionale”.