L’orario del voto sarà dalle ore 8.00 alle ore 20.00, mentre lo scrutinio dovrebbe svolgersi subito dopo la chiusura delle urne, quindi a partire dalle ore 20. Secondo la legge Delrio dell’aprile 2014, il Consiglio Provinciale viene eletto in “secondo grado” a suffragio ristretto solo da parte dei sindaci e dei consiglieri comunali della provincia interessata. Anche il diritto di voto passivo è stato ristretto agli stessi soggetti. Vi è inoltre un’altra caratteristica molto particolare in questo tipo di elezione: non tutti i voti espressi valgono allo stesso modo. Infatti il voto è ponderato secondo il numero di abitanti che il singolo consigliere comunale o Sindaco è chiamato a rappresentare. Quindi ad esempio il voto di un consigliere di un paese con un nr di abitanti sotto i 3.000 (che in provincia di Pescara sono 28) ha un indice di ponderazione 38, e dunque vale molto meno rispetto a quello del Comune capoluogo, che ha l’indice di ponderazione 1060 Nella “nuova” Provincia non si eleggono contemporaneamente il Consiglio e il Presidente. Infatti la durata in carica del Consiglio è di soli 2 anni, mentre il Presidente rimane al suo posto per 4 anni. I consiglieri da eleggere sono 12, essendo quella di Pescara una Provincia “intermedia”, con il diritto di elezione di 12 consiglieri, appunto.
I Sindaci e Consiglieri comunali della provincia pescarese che si recheranno alle urne sono 543: tutti i consiglieri comunali più i Sindaci. Le liste sono tre: quella di centrosinistra, “Provincia in Comune con Di Marco Presidente”, quella di centrodestra “Forze di libertà”, e quella del Partito Socialista Italiano, che si presenta per la prima volta alle elezioni provinciali. I candidati sono complessivamente 26, di cui 21 maschi e 5 femmine. L’età media complessiva è di 45 anni. L’età media degli uomini è 47 anni, mentre quella delle donne è di 38 anni. Il candidato più giovane è una donna: Vanessa Combattelli, del 1998, della lista “Forze di libertà”. Il più anziano è della stessa lista: Mario Semproni, Sindaco di Penne. La lista con più presenze femminili è quella del centrosinistra, che ha anche più candidati: 12, contro i 6 del PSI e gli 8 del centro destra. Tra i 12 candidati, 3 sono donna.