L’obiettivo è quello di fare chiarezza sulla procedura seguita dall’amministrazione a sostegno dell’intervento di costruzione dello stabilimento per il trattamento dei rifiuti nella zona artigianale di Brecciarola specialmente dopo gli eventi intercorsi e soprattutto di conoscere il pensiero di tutti i consiglieri. Il corposo testo della proposta di deliberazione ripercorre tutte le fasi che hanno portato alla decisione da parte della Giunta Comunale con la delibera n° 36 del 08/04/2011 di approvare l’attivazione del comparto “Progetto P.I.P.: n°1” di iniziativa privata. Dall’esame della documentazione che ha portato all’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto, emerge la stranezza procedurale legata all’assegnazione di un’intera area per cui erano già stati stanziati fondi pubblici per consentire la realizzazione di diversi capannoni artigianali per i quali erano state inoltrate 18 richieste da diversi anni ad un unico proprietario per realizzare un intrervento inequivocabilmente di natura industriale. Tra l’altro, “Casale Futuro” sostiene che l’Ente non avrà nessun ulteriore vantaggio economico realtivo all’accettare l’insediamento produttivo industriale nell’area artiginale oltre quelli che avrebbe avuto già procedendo a suo tempo all’assegnazionedei vari lotti ai già citati richiedenti artigiani. In sintesi si chiede ai consiglieri di pronunciarsi sulla Delibera di Giunta n° 36 chiedendone l’annullamento anche degli atti conseguenziali e di riconfermare, come già effettivamente fatto dal progettista, e ricondurre alla sola possibilità di insediamenti produttivi nella zona artigianale di Casalincontrada come da P.R.E. vigente in quanto migliore soluzione per il rispetto e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente e quindi di procedere, come previsto dal regolamento e dalle procedure vigenti, alla formazione della graduatoria per l’assegnazione dei lotti alle aziende artigiane richiedenti ed aventi diritto.
Francesco Rapino