Pescara. I tagli ai fondi per la disabilità non sono ammessi dalla sentenza della Corte Costituzionale (n. 275/2016) pronunciata pochi giorni fa, a seguito della controversia creatasi tra Regione Abruzzo e Provincia di Pescara.
Nello specifico, con l’approvazione del Bilancio di previsione, la Regione aveva negato in parte il finanziamento del 50% per il trasporto degli studenti disabili alla Provincia di Pescara.
Il Diritto allo studio è riconosciuto sia dalla Costituzione italiana che dalla Convenzione internazionale dei diritti umani, perciò non può essere finanziariamente condizionato; per questa ragione, la sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato: “La tutela della disabilità, garantita dalla Costituzione, viene posta al di sopra di qualsiasi esigenza contabile di bilancio”.
Dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi: “La tutela dei servizi sociali, disciplinata dall’articolo 38 della Costituzione non può essere limitata dalle disponibilità finanziarie”.
“Chiediamo che in questo senso ci sia un chiaro cambio di direzione: le scelte politiche devono andare verso la tutela dei diritti, non subordinare il rispetto di questi ultimi alla disponibilità economica degli enti”.
Il commento di Mauro Pettinaro dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo:
“La sentenza della Corte Costituzionale non ha fatto altro che riaffermare principi e diritti costituzionalmente garantiti e protetti anche a livello internazionale dalla convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. L’effettività del diritto allo studio delle persone con disabilità, e nel caso specifico nella accezione di diritto al trasporto, deve essere realizzata prescindendo nel modo più assoluto dal quadro complessivo delle risorse disponibili, in quanto diritto incomprimibile della persona.”