“Partiamo dalla fuoriuscita dei dipendenti, un’emorragia inevitabile determinata dall’ovvio raggiungimento dell’età del collocamento a riposo – ha detto Salvati – dal primo gennaio al 31 dicembre 2010 hanno cessato la propria attività 54 unità lavorative; dal primo gennaio al primo luglio 2011 i dipendenti andati in pensione sono stati 47 e anche quest’anno, per fine dicembre, raggiungeremo senza problemi le 50 unità, con la fuoriuscita dall’apparato produttivo comunale di oltre 100 dipendenti in due anni, riducendo l’organico in servizio a 863 unità, effettivamente poche per il volume di competenze affidate alla nostra amministrazione comunale. Un organico che non riusciremo a reintegrare a causa dei limiti imposti dalla legge Brunetta che consente agli enti pubblici di rimpinguare solo il 20 per cento della spesa per il personale. Per far fronte alle tante necessità l’amministrazione comunale, con l’ufficio personale, ha fatto ricorso ad altre formule lavorative, attingendo ad esempio all’impiego nell’Ufficio Sport di 7 Lavoratori socialmente utili; nel settore verde abbiamo fatto ricorso a un progetto di reinserimento sociale per detenuti o ex detenuti, 9 in tutto, che in effetti ci stanno supportando nella manutenzione di parchi e giardini a fronte di una spesa pari a 18mila euro quale rimborso spese. Infine abbiamo anche stipulato una convenzione con il Tribunale per l’impiego in lavori socialmente utili di quegli utenti che venissero sorpresi alla guida dell’auto in stato di alterazione alcolica, ma sino a oggi abbiamo avuto la segnalazione di un solo nominativo che a breve inizierà a operare nel settore della segnaletica stradale, sulla base delle professionalità personali del soggetto. Ma è evidente che a questo punto vanno individuate altre misure per la gestione di alcuni servizi più specialistici, misure utili per compensare le carenze del personale interno, ad esempio l’esternalizzazione della gestione di quattro strutture museali cittadine. La giunta comunale ha già approvato un atto di indirizzo in tal senso: le strutture interessate sono in sostanza il Museo Cascella, il Museo d’Arte Moderna ‘Vittoria Colonna’, il Museo del Mare e il Circolo Aternino, quattro strutture di notevole prestigio, tre delle quali pienamente operative sul territorio, e basti pensare al tesoro rappresentato dall’inestimabile patrimonio della famiglia Cascella custodito nel Museo di via Marconi, nonché alle mostre di elevato livello che vengono allestite al Colonna, l’ultima delle quali inaugurata appena sabato scorso su Modigliani. La gestione di tale patrimonio artistico ha costi e numeri improponibili: nel quadriennio 2007-2010 la spesa per i musei è ammontata complessivamente a 3milioni 900mila euro a fronte di entrate pari ad appena 15mila euro derivanti dalla bigliettazione. E il costo più elevato nella gestione delle quattro strutture è proprio quello derivante dal personale che impegna il 30 per cento del totale. E’ evidente che il divario tra entrate e uscite determina una condizione di insostenibilità gestionale che ha imposto alla nostra amministrazione comunale la necessità di individuare soluzioni diverse, come la possibile esternalizzazione attraverso un regolare bando, rivolgendoci a soggetti esterni operati nel settore della cultura e nella gestione di musei, con particolare attenzione verso Fondazioni o Associazioni senza scopo di lucro. La giunta comunale ha già approvato un atto di indirizzo al quale, al rientro dalla pausa ferragostana, occorrerà dare seguito”.