Chieti, Provincia: D’Amico risponde a Tavani

camillo_damicoChieti. Dopo le parole del vicepresidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani, sulla viabilità e lo sfalcio dell’erba, con la dura risposta all’opposizone sulle critiche in merito, non si è fatta attendere la risposta del Pd.

“Quando non si hanno utili argomenti e la necessaria serenità interiore, per poter replicare a precisare questioni di merito, si ricorre all’insulto, alle bugie, seminare confusione, cercando di irridere anche oneste e serie rappresentazioni di disagio, come quella messa in scena davanti al palazzo della Provincia di Chieti da alcuni sindaci di centrosinistra dell’alto chietino, che hanno lamentato l’assoluta parzialità portata avanti dal vicepresidente con delega alla Viabilità, Antonio Tavani, nell’operazione dello sfalcio dell’erba tanto da legarne l’effettuazione a particolari situazioni e privilegiando prioritariamente solo i Comuni amici e della propria cordata politica”.

Questa è la reazione di Camillo D’Amico, capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale di Chieti alle affermazioni di Tavani, alle risultanti della pubblica assemblea tenuta dai gruppi di centrosinistra, con la presenza di numerosi lavoratori interinali impegnati per anni presso l’Ente, ed alla manifestazione tenuta da alcuni sindaci per protestare sulla dimenticanza dei loro territori di qualsiasi opera manutentiva.

“E’ ora che stacchino il disco incantato – ha continuato Camillo D’Amico – che mettono ogni volta e comincino a suonare uno spartito diverso, come noi stiamo cercando di fare da tempo, spostando il confronto su tanti altri argomenti che interessano i cittadini ove la Provincia è altrettanto assente e immobile. Solleciterò personalmente i sindaci dei tanti Comuni dimenticati da Tavani e soci di segnalare documentalmente al Prefetto i tanti pericoli presenti sul territorio viario e sui tratti di fiume non manutentati, ribadisco che è solo per mancanza di volontà politica non aver voluto riassumere gli interinali nel numero e tempo necessario, tanto che non hanno mai fatto richiesta al Ministero per esserne autorizzati, ed il collega Angelo Radica ha svolto un brillante lavoro nella precedente amministrazione, ed oggi ne beneficiano ancora, prendendo la giusta remunerazione come da contratto e normativa vigente”.

Francesco Rapino

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