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Pescara, il Tar “abbatte” il Ponte Nuovo: annullati esproprio dei terreni e gara d’appalto

Pescara. Tutto da rifare: il Tar pescarese dà ragione agli imprenditori Liberatoscioli e annulla la delibera di Giunta che aveva stabilito l’esproprio dei terreni posti sul lungofiume per la costruzione del Ponte Nuovo. Con la seconda partenza, l’iter per il ponte costerebbe 1,5 milioni in più.

“Il TAR di Pescara annulla la deliberazione del Consiglio comunale di Pescara 30 settembre 2009, n. 121 (nella sola parte in cui è stata dichiarata la pubblica utilità dell’opera), la deliberazione della Giunta municipale di Pescara 9 dicembre 2009, n. 1128, ed il decreto 9 febbraio 2011, n. 1 del Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune. Condanna il Comune di Pescara al pagamento delle spese degli onorari di giudizio per €. 5.000”. Carta canta, in questo caso quella sentenziata dal tribunale amministrativo pescarese a seguito del ricorso presentato dalla Generalmarmi di Fiorello e Paolo Liberatoscioli & C s.a.s. Tre i vizi contestati al Comune: l’incompetenza del Consiglio nel dichiarare di pubblica utilità la variante al Piano regolatore attuata per l’esproprio dell’area, quando questo può avvenire solo dopo l’approvazione del progetto definitivo; l’avvio del procedimento di esproprio, autorizzato con una delibera di Giunta senza previa pubblicazione; la nullità del provvedimento di occupazione di urgenza delle aree interessate dai lavori, quella all’ombra delle costruente Torri Camuzzi e bagnata dalle acque del fiume.

 

“Ciò vuol dire anche annullamento del bando di gara che il Comune aveva pubblicato all’inizio del mese”, precisano Gianluca Fusilli e Enzo Del Vecchio, consiglieri comunali Pd. Il Comune è chiamato, quindi, a riprendere l’iter per la realizzazione del Ponte Nuovo avviando la procedura di evidenza pubblica e riapprovando nei tempi dovuti un nuovo progetto definitivo e poi riavviare la procedura di gara. “Purtroppo per la Città di Pescara e per i suoi cittadini questa ulteriore dimostrazione di incapacità amministrativa della Giunta Mascia comporterà anche una maggiore spesa per la realizzazione del Ponte Nuovo”, proseguono i democratici, “secondo le procedure del codice dei contratti”, spiegano, “l’ente deve riapprovare il progetto definitivo dell’opera adeguando i prezzi secondo il nuovo prezziario regionale, come peraltro già lamentato da alcune Associazioni di categoria, che comporterà, secondo alcune prime valutazioni, una maggiore spesa quantificabile tra 1,2 e 1,5 milioni di euro”.

“In un tempo di gravi difficoltà economiche e dove alle amministrazioni pubbliche è richiesto senso di responsabilità nella gestione della spesa pubblica, questa circostanza non fa altro che avvalorare l’assoluta instabilità ed improvvisazione della Giunta Mascia”, concludono.

 

Daniele Galli