Pescara, asili nido pieni: risolve la tagesmutter

tagesmutterPescara. Sulle 298 domande presentate, attualmente sono 168 i bambini che non potranno accedere agli asili nido comunali dal prossimo anno. E per porre rimedio arriva una proposta fuori dagli schemi: la tagesmutter.

Ad avanzare l’idea, in una mozione presentata al Consiglio comunale, è il consigliere Pd Antonio Blasioli. “Una situazione al collasso che richiama lo spirito di maturità di tutte le forze politiche cittadine, nell’interesse di Pescara e delle famiglie” è la motivazione che spinge Blasioli ad incontrare la possibilità di sperimentare anche a Pescara “la tagersmutter, cioè la ‘mamma di giorno’ che si traduce in una figura professionale, generalmente di sesso femminile, con funzioni di assistente domiciliare all’infanzia, che svolge presso il proprio domicilio”, spiega. Un’usanza ispirata ad un modello di assistenza infantile nato e diffusosi negli anni ‘60 nei paesi dell’Europa del nord. In pratica, la mamma-tata accoglierebbe in casa, insieme ai propri figli, fino a 5 bambini, tra i 3 mesi e i 3 anni; calendario e orario di frequenza dei bambini vengono concordati con le famiglie. Ma queste donne non sono semplici baby sitter, bensì mamme con bimbi che seguono un corso di formazione professionale che prevede lezioni di psicopedagogia, pediatria, alimentazione, igiene, creatività, sicurezza, legislazione, cooperazione, marketing sociale, pronto soccorso, imprenditoria e organizzazione del lavoro.

 

“La tagesmutter tende a sopperire le carenze dell’assistenza infantile statale”, evidenzia il democratico, “garantendo la personalizzazione del servizio e la flessibilità di orario, l’assistenza saltuaria. Anche a livello statale il Ministro Carfagna ha inserito questo progetto tra le priorità italiane, mentre in alcune zone d’Italia già si è iniziata la sperimentazione di questa forma di sevizio con successo”, prosegue Blasioli, che propone la sperimentazione anche nel capoluogo adriatico. “Sono certo che questa formula, proprio per venire incontro alle numerose necessità delle famiglie, potrà trovare il giusto consenso per operare quanto prima nella nostra città”, conclude.

 

Daniele Galli


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