“Su alcune tematiche” ha detto il senatore Andrea Pastore, coordinatore cittadino del Pdl “riteniamo opportuno che anche i partiti facciano sentire la propria voce per condividere scelte che non sono certamente frutto di estemporaneità, ma piuttosto di vertici e riunioni continue. Al di fuori di ogni ottica di campanile, è evidente come Pescara sia, per ragioni geografiche, ambientali e storiche, polo d’attrazione di interessi. Pescara non ha mai chiesto alla Regione interventi clientelari, ma ora richiede interventi che riguardano la sua vocazione commerciale e infrastrutturale, interventi che avranno ricadute positive su tutta la regione. E fra queste scelte ci sono i nuovi Palazzi della Regione sui quali la giunta regionale si è espressa con una delibera, lo scorso 4 luglio, avviando la ‘locazione di funzione dell’acquisto’, ossia la ricerca attraverso un bando che si chiuderà il 28 ottobre, di una sede a sud-ovest della città, alle spalle del complesso De Cecco. Poi l’esigenza del dragaggio su cui il Presidente Testa sta lavorando bene. Ma sabato abbiamo affrontato anche il tema dei rifiuti e del termovalorizzatore: con il presidente Chiodi abbiamo manifestato la necessità di creare impianti tesi a ridurre il passaggio in discarica. E in tal senso giudichiamo paradossale la posizione della sinistra e del Pd che in cuor suo sono favorevoli, ma poi si accodano a chi fa estremismi, ossia a Rifondazione comunista. Poi ancora il Piano particolareggiato 2, con la delibera di indirizzo ferma in Consiglio comunale e in tal senso non comprendiamo chi si oppone a tale atto che affida al Comune, ossia al pubblico, il potere di decidere la futura destinazione delle aree”.
E sabato si è parlato soprattutto delle aree di risulta, “e nel merito” ha aggiunto Pastore “non abbiamo mai detto nulla di diverso rispetto a quanto previsto nel programma elettorale. Scaduto il vincolo stringente imposto dalle ferrovie, in realtà avremo una libertà di scelta maggiore rispetto a quanto eravamo in grado di fare pochi mesi fa. La vocazione dell’area resta comunque quella indicata e sabato abbiamo individuato il percorso. Dobbiamo avere uno sguardo complessivo sulle aree di risulta e sulle aree vicine, come corso Vittorio Emanuele, redigendo un progetto di massima, per poi stralciare interventi che magari si potranno fare prima di altri. E credo che la superficie potrà ospitare anche dei silos a parcheggi poco impattanti e personalmente vedo con favore anche un albergo organizzato come Centro congressi che attirerebbe un’importante fetta del turismo. Per quanto riguarda l’impiego dei militari per il controllo del territorio nelle aree a rischio, siamo favorevoli perché purtroppo anche a Pescara ci sono aree da monitorare. Infine il ripascimento: quando la vicenda sarà arrivata a conclusione, se quel materiale dragato risultasse alla fine non inquinato, propongo di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica per ‘procurato allarme’ perché tali vicende non nascono dal nulla, sono arrivati degli avvisi di garanzia che ci hanno imposto il fermo lavori e che hanno costretto il Comune a spendere 200mila euro per la rimozione della sabbia come rifiuto. Tali paletti erano necessari per dare il giusto sostegno a chi sta lavorando per la città”. “Per il dragaggio” ha aggiunto il coordinatore provinciale Lorenzo Sospiri “l’assessore Morra la scorsa settimana ha assegnato 2milioni e mezzo di euro grazie alla legge che ho portato in Consiglio e saranno più che sufficienti per eseguire l’escavazione dei fondali. Stiamo aspettando le ultime caratterizzazioni dell’Arta per la fossa a mare: l’obiettivo è quello di arrivare al termine della stagione balneare, intorno alla terza settimana di settembre, e dragare centinaia di migliaia di metri cubi”.
Il commento di Antonio Castricone, segretario provinciale Pd. “Sorprende che dopo due anni di governo del Comune di Pescara, il senatore Andrea Pastore e il capogruppo Lorenzo Sospiri abbiano la necessità di fare un punto della situazione sulle tante cose non fatte e sulle incompiute. Dalle roboanti dichiarazioni di questi anni sembrava che tutto andasse per il meglio. Mi pare invece che le dichiarazioni dei due esponenti di destra siano l’amara costatazione che tutto è fermo a Pescara. Pensare di poter parlare in toni trionfalistici del dragaggio del porto significa voler chiudere gli occhi di fronte al fallimento completo del governo regionale e dell’amministrazione comunale, che ha bloccato e messo in ginocchio un pezzo importante dell’economia della città. Sull’area di risulta è tutto fermo e le soluzioni sono confuse ed estemporanee. Sui rifiuti come primo atto basterebbe che la Provincia, dopo due anni, approvasse il Piano provinciale dei Rifiuti. Per fortuna, su questo argomento, i Comuni più intelligentemente si stanno organizzando e consorziando per cercare di affrontare insieme un problema troppo spesso sottovalutato, cercando di dare al pubblico un ruolo centrale rispetto alle infrastrutture necessarie allo smaltimento dei rifiuti. In un settore dominato da sempre da interessi privati dilaganti, sarebbe una vera rivoluzione. Il Pdl fa bene ad ammettere l’immobilità della città sotto la propria gestione, e noi guardiamo con attenzione a ciò di buono che vorranno fare perché abbiamo a cuore Pescara e i suoi cittadini. Certo è che noi prepariamo l’alternativa che non è fatta solo di ricordi del passato ma figlia di un nuovo progetto che sappia coinvolgere la città, rimetterla al centro dello sviluppo dell’Abruzzo guardando alle nuove esigenze della società”.