Lettopalena. “In agro del Comune di Lettopalena si sta realizzando un vero e proprio ecomostro che occuperà dai nove agli undici ettari di terreno con pannelli fotovoltaici. Il terreno è posto a 1208 sul livello del mare Per avere idea delle dimensioni del realizzando campo fotovoltaico basti pensare che corrisponde a ben venti campi di calcio regolamentari”. La denuncia arriva dal consigliere provinciale dell’IdV Palmerino Fagnilli che sottolinea come nell’operazione il Comune di Lettopalena è ente concedente; concessionaria la Lettopalena energia srl con sede locale a Roma, mentre ’impresa appaltatrice è la GransolarGhella srl, spagnola.
Il campo di fotovoltaico, che dovrebbe costare circa 10milioni di euro, si sta realizzando a 100 metri. dai confini del Parco della Majella ed è area PATOM (Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano). Un’opera che andrebbe ad occupare, nel cuore dei Monti Pizzi, un’area di straordinario interesse naturalistico, ambientale, paesaggistico e storico, frequentato da turisti, famiglie intere, campeggiatori, boy scout provenienti da tutta la provincia e da aree extra-regionali.
Palmerno Fagnilli, ricordando che nel campo saranno impegnati 9 lavoratori, ha spiegato anche che “l’area risulta strategica per la fauna, in particolare per specie a rischio di estinzione come nel caso del lupo, orso e nibbio reale tutti e tre presenti nell’area destinata all’impianto di produzione elettrica, tutte e tre tutelate da normative nazionali ed europee. Inoltre l’impianto sta comportando la distruzione degli ambienti di nidificazione per specie di uccelli in declino in tutto il territorio europeo (averla piccola, ortolano, succiacapre, zigolo giallo) e per questo inserite nella direttiva Uccelli della Comunità Europea. L’area è importante anche per la flora e la vegetazione: l’opera sta comportando la distruzione o l’alterazione della stazione in cui crescono due specie rare di vegetali Inula helenium e Orchis laxiflora. Il comprensorio dei Monti Pizzi presenta anche un notevole interesse storico in ambito appenninico. I rilievi montuosi circostanti conservano resti di fortificazioni di epoca sannitica, nonché di ville rustiche romane. L’aspetto più straordinario è dato dalla presenza dei resti di ben 5 paesi medievali in quota, abbandonati dopo la pestilenza del 1348. fatto pressoché unico in tutta la catena appenninica”.
Benedetto Croce, la cui famiglia paterna è originaria proprio di Montenerodomo, individua quest’area come una delle terre tra le più nascoste d’abruzzo, “eppure – commenta il consigliere dell’IdV – è stata scoperta dal quella green economy che doveva aiutare l’ambiente ed invece lo divora”.
Per salvaguardare e tutelare dalla speculazione e dalla colonizzazione più selvaggia il patrimonio ambientale e paesaggistico della Provincia, Palmerino Fagnilli ha presentato una interrogazione al Presidente della Provincia di Chieti per conoscere “la posizione della Provincia rispetto alla grave vicenda di Lettopalena e quali azioni intende intraprendere. Inoltre si chiede come è stato possibile che l’impianto in oggetto sia stato autorizzato con parere di valutazione d’impatto ambientale favorevole, considerato che l’area interessata ricade nel cuore dei Monti Pizzi, area di straordinario pregio naturalistico storico e paesaggistico, oggetto in passato di interventi volti a favorire proprio la fruizione turistica del luogo che la costruzione dell’impianto vanificherà”.