Pescara. Dentro o fuori? E’ la domanda che il centrodestra in seno al consiglio comunale di Pescara rivolge ai componenti della Lista Teodoro, accusandola di “ostruzionismo”.
Atteggiamento che, secondo Forza Italia, Pescara Futura e Pescara In Testa, sarebbe stato preso per reazione all’epurazione di Veronica Teodoro, figlia del capostipite dell’omonima lista, ex assessore della Giunta Alessadrini.
“Sono due mesi”, hanno detto oggi in conferenza stampa i consiglieri d’opposizione, “che il Consiglio comunale di Pescara è completamente impantanato dall’ostruzionismo della Lista Teodoro che, dice di restare in maggioranza, ma apre lo scontro con il sindaco Alessandrini, reo di aver fatto fuori Veronica Teodoro dalla giunta. Sono due mesi che perdiamo tempo in sedute inutili, nell’indifferenza del sindaco Alessandrini, che tanto in aula non viene”.
“A questo punto chiediamo coerenza alla Lista Teodoro”m hanno detto i capigruppo Mascia, Testa e Masci, “: se, come dicono, hanno preso consapevolezza dell’incapacità del sindaco, firmino la mozione di sfiducia pronta da un anno e portiamo in Consiglio il dibattito sul futuro del sindaco Alessandrini e poniamo fine all’agonia. Intanto martedì prossimo, 13 dicembre, la seduta consiliare non comincerà se prima in aula non verrà il primo cittadino a chiarire i suoi rapporti con la Lista Teodoro”.
Sulla stessa linea d’onda anche il Movimento 5 Stelle: “Adesso basta”, scrivono in una nota i consiglieri pentastellati, “Chiediamo al Sindaco – ed ai capigruppo delle liste che lo sostengono – di chiarire alla cittadinanza le loro intenzioni una volta per tutte, evitando di usare il Consiglio Comunale come ring per i loro equilibri di maggioranza, come la peggior Prima Repubblica, e invitiamo la lista Teodoro a votare la sfiducia al Sindaco Alessandrini, piuttosto che perseverare in inutili ed imbarazzanti teatrini che dimostrano solo l’incoerenza tipica della vecchia politica che parla, contesta, blocca, ma poi rimane sempre ben piantata sulle poltrone della maggioranza, paralizzata probabilmente dal terrore sempre crescente di essere spazzata via per sempre alla prossima sfida elettorale”.