Avezzano non avrebbe sufficienti strutture pubbliche, utili alle famiglie. “Esiste – ha spiegato Lucia Proto – un solo asilo nido pubblico, a numero chiuso, con gestione di tipo privato, molto costosa per le famiglie; c’è carenza di parchi pubblici attrezzati per il gioco e per lo sport; i pochissimi esistenti non ricevono una manutenzione e un controllo adeguato alle necessità dell’infanzia, delle famiglie e degli anziani. Non esistono spazi ricreativi e culturali dedicati ai giovani (il Palaghiaccio è stato abbandonato al decadimento anche dal Comune), laboratori dove poter imparare mestieri artigianali o applicarsi nel campo delle arti, luoghi assistiti con personale specifico per coinvolgere anche le persone diversamente abili in progetti di svago e di crescita. Non esistono spazi pubblici dove gli anziani e i giovani possano socializzare, svolgendo attività sportive e ricreative con un’adeguata assistenza socio sanitaria”.
L’IdV di Avezzano per migliorare i servizi alle famiglie chiede all’amministrazione comunale che i Fondi accumulati mediante il Patto di Stabilità, vengano utilizzati, nei limiti imposti dalla prossima Finanziaria, per intraprendere una vera politica di servizi per il benessere sociale e salutare dei giovani, delle donne e delle famiglie di cui il nostro territorio ha tanto bisogno.
Le donne dell’IDV credono che sia fondamentale utilizzare tali Fondi “per aiutare tutti i genitori e i nonni, cui l’attuale Governo sta riducendo anche le pensioni, a crescere bene i propri figli e nipoti nella serenità di strutture pubbliche per l’infanzia, professionali e meno costose e in spazi aperti pubblici e serviti in cui i bambini e i ragazzi possano relazionarsi in armonia con l’ambiente e le persone. Inoltre, ritengono che, considerati i prolungati ed impegnativi tempi di lavoro, specie quelli fuori Città e che ormai caratterizzano tutte le attività familiari, questi Fondi debbano essere impiegati anche per estendere a tutte le scuole dell’obbligo, i servizi di pre e post scuola, nonché quelli pubblici estivi”.