Avezzano. “Mentre in questi giorni, i consiglieri di maggioranza dell’amministrazione comunale di Avezzano si azzuffano alacremente per decidere se far esibire un’attrice in Piazza Risorgimento anziché nell’Arena Mazzini, centinaia di famiglie avezzanesi cercano di organizzare il lavoro e le giornate dei propri figli con grandissime difficoltà, perché le scuole sono terminate e i genitori devono lavorare; l’unica offerta sul territorio sono i numerosi asili nido privati molto costosi e un unico campo scuola che può accogliere, solo, circa un centinaio di bambini ma sopra i 4 anni di età”. Lo ha dichiarato Lucia Proto, responsabile donne IdV Abruzzo.
Avezzano non avrebbe sufficienti strutture pubbliche, utili alle famiglie. “Esiste – ha spiegato Lucia Proto – un solo asilo nido pubblico, a numero chiuso, con gestione di tipo privato, molto costosa per le famiglie; c’è carenza di parchi pubblici attrezzati per il gioco e per lo sport; i pochissimi esistenti non ricevono una manutenzione e un controllo adeguato alle necessità dell’infanzia, delle famiglie e degli anziani. Non esistono spazi ricreativi e culturali dedicati ai giovani (il Palaghiaccio è stato abbandonato al decadimento anche dal Comune), laboratori dove poter imparare mestieri artigianali o applicarsi nel campo delle arti, luoghi assistiti con personale specifico per coinvolgere anche le persone diversamente abili in progetti di svago e di crescita. Non esistono spazi pubblici dove gli anziani e i giovani possano socializzare, svolgendo attività sportive e ricreative con un’adeguata assistenza socio sanitaria”.
L’IdV di Avezzano per migliorare i servizi alle famiglie chiede all’amministrazione comunale che i Fondi accumulati mediante il Patto di Stabilità, vengano utilizzati, nei limiti imposti dalla prossima Finanziaria, per intraprendere una vera politica di servizi per il benessere sociale e salutare dei giovani, delle donne e delle famiglie di cui il nostro territorio ha tanto bisogno.
Le donne dell’IDV credono che sia fondamentale utilizzare tali Fondi “per aiutare tutti i genitori e i nonni, cui l’attuale Governo sta riducendo anche le pensioni, a crescere bene i propri figli e nipoti nella serenità di strutture pubbliche per l’infanzia, professionali e meno costose e in spazi aperti pubblici e serviti in cui i bambini e i ragazzi possano relazionarsi in armonia con l’ambiente e le persone. Inoltre, ritengono che, considerati i prolungati ed impegnativi tempi di lavoro, specie quelli fuori Città e che ormai caratterizzano tutte le attività familiari, questi Fondi debbano essere impiegati anche per estendere a tutte le scuole dell’obbligo, i servizi di pre e post scuola, nonché quelli pubblici estivi”.